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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Bonus affitti coronavirus, aumentano i fondi a disposizione delle famiglie dell'Umbria: oltre cinque milioni di euro

La Regione Umbria: "I Comuni umbri, entro il prossimo 15 giugno 2020, dovranno emanare i bandi necessari per la formazione delle graduatorie"

Bonus affitti per fronteggiare l'emergenza coronavirus, aumentano i fondi: "La Regione Umbria avrà a disposizione, per il sostegno alle famiglie in difficoltà con gli affitti, ulteriori 2,5 milioni di euro. Questo stanziamento va ad aggiungersi a quello di 1.166.052,81 euro già assegnato e a quello di 1.511.834,48 stanziato dalla Regione, per un totale di circa 5,2 milioni di euro". Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle politiche della casa, Enrico Melasecche, visto che con l’art. 29 del decreto Rilancio, per mitigare gli effetti economici derivanti dalla diffusione del contagio da COVID-19, il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, è stato incrementato a livello nazionale di ulteriori 140 milioni di euro per l’anno 2020.

Il finanziamento totale a disposizione dei Comuni umbri è arrivato a circa 5,2 milioni di euro. La Giunta regionale ha approvato criteri e modalità per la ripartizione e la concessione dei fondi allora disponibili. I Comuni umbri, entro il prossimo 15 giugno 2020, dovranno emanare i bandi necessari per la formazione delle graduatorie che consentiranno la concessione dei contributi previsti dal Fondo Nazionale per l'accesso alle abitazioni in locazione.

Questi contributi sono destinati a sostenere i nuclei familiari in affitto che si trovano in difficoltà economica (anche a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19) e che corrispondono canoni di locazione eccessivamente onerosi rispetto al reddito percepito.

I Comuni, spiega la Regione Umbria, devono utilizzare i fondi assegnati con procedura di urgenza e definire le graduatorie tra i beneficiari in possesso dei requisiti previsti dalla normativa sull’edilizia sociale: cittadinanza italiana o di un paese dell’Unione europea o extracomunitario in regola con le vigenti norme sull’immigrazione; residenza e/o attività lavorativa in Umbria; possesso di un regolare contratto di locazione registrato; titolarità di un qualsiasi reddito; non titolarità del diritto di proprietà su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare.

"I Comuni dovranno ripartire la somma assegnata tra i beneficiari idonei – ha sottolineato l’assessore - predisponendo due graduatorie. Nella prima sono ricompresi coloro che percepiscono solo redditi da pensione o da lavoro dipendente il cui valore non superi quello di due pensioni minime INPS; nella seconda, invece, sono presi in considerazione i beneficiari con redditi che superano i predetti limiti". E ancora: "Il contributo massimo concedibile a ciascun nucleo familiare richiedente – ha concluso l’assessore Melasecche - ammonta a 3.000 euro per coloro che sono collocati nella prima graduatoria e a 2.300 euro per quelli ricompresi nella seconda graduatoria. E’, inoltre, prevista la possibilità per il comune di introdurre eventuali ulteriori condizioni di disagio del nucleo familiare che consentiranno di innalzare il contributo massimo concedibile".

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