Bastia Umbra, reintegrate due lavoratrici della Isa srl
Due lavoratrici hanno ottenuto il reintegro nell'azienda di Bastia Umbra dopo che erano stati lasciati a casa nonostante aver sottoscritto contratti a tempo determinato per più di 36mesi
Continua la battaglia sull'abuso dei contratti a termine a carico dei lavoratori che dopo essere stati "spremuti", oltre i termini e tempi di legge, non vengono assunti regolarmente dalle aziende. La Cisl ha portato a casa una piccola vertenza ma che rischia di diventare un punto fermo per altre centinaia di richieste di reintegro sul posto di lavoro. Il caso. Da alcuni giorni sono tornare a lavorare, nella stessa attività, la Isa srl, due lavoratrici della zona di Bastia.
Dopo più di 36 mesi di contratti a termine non erano state richiamate in servizio come invece prevede la legge che impone assunzione a tempo indeterminato passato questo lasso di tempo lungo. Ma così alla fine non è stato. Da qui l'interessamento della Filca Cisl Umbria e la vittoria del ricorso. “Ciò che è accaduto in questa azienda –è stato commentato dalla Filca Cisl Umbria- è un fatto importante che ridà forza ai lavoratori che devono credere sempre di più nelle regole e nei contratti di lavoro”. Le due dipendenti lavorano presso uno stabilimento specializzato nella refrigerazione professionale e soprattutto, nell’arredamento bar, gelateria e pasticceria.
LA NORMATIVA
Alla scadenza del termine (che deve comunque risultare da atto scritto, a meno che il rapporto non sia inferiore ai 12 giorni), il rapporto si conclude senza necessità di formale comunicazione. E’ comunque possibile una proroga ma solo per contratti di durata inferiore a tre anni. Nel caso in cui il lavoratore continui oltre il limite prefissato e senza un accordo di proroga, egli ha diritto:
• per un periodo di 20 giorni ad una maggiorazione retributiva
• oltre il ventesimo giorno, alla conversione del rapporto in rapporto a tempo indeterminato
Si parla di
