rotate-mobile
Economia Bastia Umbra

Umbriafiere diventa la vecchia fattoria: 600 capi di bestiame, 400 espositori

Dal 28 al 30 marzo prossimo all’Umbriafiere di Bastia Umbra la più grande importante rassegna dell'Umbria per l'agricoltura, l'allevamento e i macchinari per i campi. Moltissimi gli animali che saranno esposti per la fiera-mercato

Immaginate una immensa fattoria dove ci sono decine di recinti per altrettante specie animali. Immaginate una rimessa attrezzi grande quanto un palazzetto sportivo dove sono centinaia i trattori e le altre macchine industriali per l'agricoltura. E a tutto questo aggiungete migliaia di esperti e agricoltori pronti a trattare la "bestia" migliore o ad un acquistare i migliori macchinari per seminare i campi. In poche parole sono questi tutti gli ingredienti della 46esima edizione della rassegna agrozootecnica in programma dal 28 al 30 marzo prossimo all’Umbriafiere di Bastia Umbra. Saranno presenti oltre 400 espositori e oltre 600 capi di bestiame (bovini, suini, ovini) oltre agli animali da cortile.

“Ogni anno si registra un eccezionale aumento di presenze – ha detto il presidente di Umbriafiere Spa, Lazzaro Bogliari, nel corso della presentazione della manifestazione - per una fiera che ora è di livello nazionale”. Bogliari ha annunciato la presenza del ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, alla cerimonia di inaugurazione di Agriumbria prevista per venerdì 28 marzo alle 9,30.

La formula fieristica di mostra–mercato, oltre alla qualificata e selettiva partecipazione di allevamenti zootecnici, propone una panoramica completa della meccanizzazione agricola e dell’impiantistica agroindustriale con i saloni specializzati Bancotec, Oleatec e Enotec con macchine e attrezzature per la lavorazione, trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli e zootecnici. Grande attenzione anche alla sicurezza in agricoltura con lo svolgimento della seconda edizione del “Concorso Sicurezza 2014”, organizzato da Umbriafiere e dall’Enama (Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola). L’iniziativa intende promuovere la ricerca, la sperimentazione e l’adozione di tecnologie avanzate per prevenire gli infortuni, sensibilizzando soprattutto agricoltori, agromeccanici e hobbisti a scegliere e utilizzare mezzi meccanici che garantiscano la sicurezza nella fase operativa.

Agriumbria si segnala, in particolar modo, per la presenza di qualificate mostre nel settore zootecnico delle diverse specie e razze (bovini, ovicaprini, suini, equini e avicunicoli). Tra le mostre emerge la 29/a edizione della mostra nazionale dei bovini di razza chianina iscritti al libro genealogico, organizzata dall’Anabic (Associazione Nazionale Allevatori Bovini da Carne) in collaborazione con le Associazioni regionali dell’Umbria, Toscana e Veneto.

La partecipazione di 150 riproduttori provenienti dalle migliori aziende dislocate nelle aree di allevamento, conferma l’insostituibile lavoro di miglioramento che l’Anabic, nonostante la drastica decurtazione del 35% di finanziamenti decisa dal Ministero delle Politiche Agricole per l’attività di ricerca e di selezione, sta conducendo da 50 anni.

Oltre alla mostra nazionale della chianina, l’Anabic presenterà capi delle razze autoctone da carne (Marchigiana, Romagnola, Maremmana, Podolica), iscritti al libro genealogico, che costituiscono il patrimonio zootecnico sul quale l’Anabic svolge le prove di performance test eseguite sulla linea maschile, la valutazione genetica, l’istituzione della banca del Dna e la profilassi delle malattie genetiche.

La presenza di delegazioni di allevatori provenienti dai diversi continenti, in particolare da paesi africani, testimonia l’interesse nei confronti di queste nostre razze autoctone che hanno rappresentato, e rappresentano, il “seme” della zootecnia internazionale. Bovini non solo da carne, ma anche da latte arricchiscono la presenza zootecnica ad Agriumbria 2014 con la mostra interregionale della razza frisona italiana organizzata dall’A.R.A. Umbria e dall’Anafi. E’ una mostra alla quale parteciperanno allevamenti dell’Italia centrale e, quest’anno, anche della pianura padana i cui allevatori ritengono l’appuntamento zootecnico umbro una vetrina dell’eccellenza della zootecnia da latte.

Il Consorzio di Tutela “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” partecipa con diverse iniziative promozionali di educazione alimentare per far conoscere la carne chianina certificata IGP, allestendo in appositi spazi fieristici eventi e incontri non solo con il pubblico, ma anche con gli alunni delle scuole e degli istituti alberghieri dell’Umbria. Nell’ambito dei momenti di approfondimento della manifestazione ci sarà spazio per il progetto “Pollo rurale” ”, promosso dalla Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Perugia, che ha come obiettivo l’allevamento a terra non intensivo dell’animale e la conservazione e valorizzazione di razze autoctone a lento accrescimento per il loro utilizzo in incroci con linee genetiche più produttive e idonee a essere allevate con il sistema estensivo e consociativo in terreni nei quali vengono praticate determinate colture (oliveto, prati pascoli).

Al progetto, realizzato dai Dipartimenti di Agraria e Veterinaria dell’Università di Perugia, partecipano la Regione Umbria, il gruppo mangimistico Grigi, l’Agricola Carboni per i pulcini da allevare, la Sint per gli impianti di macellazione, l’azienda agraria del carcere perugino “Fattoria Capanne” mediante la cooperativa sociale onlus 153. Di rilievo anche il convegno che riguarda l’agricoltura sociale, con l’analisi della situazione normativa ed operativa a livello nazionale e regionale.

Per quanto riguarda il problema della macellazione, verrà presentata, durante la fiera, una struttura itinerante che va direttamente nelle aziende, unica nel suo genere in Europa, riconosciuta dalla servizio veterinario della Regione Umbria come conforme alla normativa vigente.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Umbriafiere diventa la vecchia fattoria: 600 capi di bestiame, 400 espositori

PerugiaToday è in caricamento