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Economia

Banca Popolare di Spoleto, Opa in vista: "Non siamo in vendita"

Voci, smentite, studi e cordate: una giornata frenetica quella della Banca popolare che sarebbe entrata nel mirino di una cordata dove ci sarebbe anche la Coop e le Fondazioni umbre

Titolo sospeso in borsa, ipotesi di opa da parte di un gruppo di investitori umbri e romani - con la Coop Centro Italia in prima fila - e anche preoccupazioni per il collegamento con la Monte dei Paschi di Siena. La Banca Popolare di Spoleto mai come oggi è al centro di rumors, accuse e pensieri preoccupati dei conti-correntisti, dipendenti ma anche dagli storici vertici dell'istituto di credito.

L'ipotesi di una Opa è stata tirata fuori dai media nazionali e non solo facendo anche il nome oltre che della Coop anche delle Fondazioni bancarie dell'Umbria. Ma Giovannino Antonini, presidente della Credito e Servizi che gestisce il 51 per cento delle azioni della Banca Popolare di Spoleto ha smentito all'Ansa l'ipotesi di una vendita:"La Banca popolare di Spoleto non è in vendita. Gli azionisti voglio rafforzare la Bps e stiamo facendo tutte le operazioni che servono".  Si parla di un aumento di capitale e ci sarebbe anche una acquisizione delle quote del Monte dei Paschi. Antonini sempre all'Ansa sfida anche la futura cordata: "Poi vorrei vedere chi ha aderito per capire chi sono e se è vero".

Dopo Antonini anche la società respinge decisamente la vendita delle proprie azioni alla cordata umbro-laziale che vuole scalare la Banca Popolare di Spoleto:  "non è interesse della societa' aderire alla proposta formulata tramite l'avvocato Carbonetti per conto della  cosidetta cordata di 'imprenditori umbri', che, peraltro era gia' stata  esaminata dal cda di questa societa' nella seduta del 20 dicembre 2012, e respinta all'unanimita'''. Caso chiuso? Forse no.

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