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Premiate 11 aziende umbre, il loro merito? Essere "cresciute" nonostante la crisi economica

La crescita dell’economia regionale può inoltre puntare su nuovi protagonisti, come le startup innovative, sull’innovazione, ma anche su politiche imprenditoriali che colleghino sempre più produzione e attenzione all’ambiente

Casse di Risparmio dell’Umbria ha consegnato il premio “Per l’Umbria” a 11 realtà imprenditoriali regionali che in questi anni si sono contraddistinte per la loro capacità di crescere e creare valore nonostante la difficile congiuntura economica. La premiazione si è svolta oggi presso la Provincia di Perugia ed ha visto la partecipazione di numerose aziende differenziate per dimensione e settore merceologico ma tutte operanti in Umbria e “capaci di attuare efficaci strategie competitive”. Imprese che rappresentano un segnale importante della qualità del tessuto produttivo regionale, un esempio di capacità utile a chi ogni giorno si confronta nel complesso e stimolante mestiere di imprenditore, casi di eccellenza che vanno quindi promossi e premiati. Per questi motivi Casse di Risparmio dell’Umbria ed il Gruppo Intesa Sanpaolo hanno deciso di consegnare loro un premio, consistente in una targa personalizzata, simbolo del valore che ciascuna di esse rappresenta per il territorio.

L’incontro è stato aperto dai saluti di benvenuto di Roberto Bertini, Vice Presidente della Provincia di Perugia, a cui sono seguiti gli interventi di Alberto Cianetti, Presidente Casse di Risparmio dell’Umbria, e di Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria. Il Direttore Regionale Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna di Intesa Sanpaolo, Pierluigi Monceri, ha quindi illustrato l’andamento congiunturale del territorio e le leve che l’Umbria può attivare per tornare a crescita: il territorio umbro infatti vanta alcune eccellenze - in settori quali moda, meccanica e agroalimentare - che consentono di guardare all’estero come ad un mercato di riferimento e di poter contare su un tessuto produttivo vitale, con l’affermazione di imprese vincenti ad alta redditività.

La crescita dell’economia regionale può inoltre puntare su nuovi protagonisti, come le startup innovative, sull’innovazione, ma anche su politiche imprenditoriali che colleghino sempre più produzione e attenzione all’ambiente, particolarmente elevata in Umbria, dove sono più diffuse le certificazioni. Come ha spiegato Stefano Visone, Direttore Commerciale Imprese Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna di Intesa Sanpaolo, chiave di volta di questo processo di crescita economica del territorio attraverso le imprese potrebbero essere le reti d’impresa e le filiere produttive.

La ripresa, infatti, deve poter coinvolgere anche le piccole imprese, integrate o integrabili attraverso un aggregato di aziende o quali subfornitrici nell’ambito di una filiera produttiva. E’ in questo contesto che vanno valorizzate le aziende che possono essere un esempio per altre e, nel contempo, trainare lo sviluppo economico del territorio. Le undici realtà imprenditoriali dell’Umbria premiate, che hanno ricevuto la targa da Pietro Buzzi, Direttore Generale di Casse di Risparmio dell’Umbria, sono la Saci di Perugia, la Vetreria Piegarese di Perugia, il Gruppo Officine Piccini di Perugia, la Generale Prefabbricati di Perugia, la Fabiana Filippi di Spoleto, la Vetrya di Terni, la Sogesi di Perugia, il Cluster Aerospaziale umbro con 28 aziende associate e l’Università di Perugia, la rete d’impresa Agrimech, la Meccanotecnica Umbra – gruppo di 6 aziende di cui 5 all’estero - e la start up Umbria Kinetics. Si tratta di aziende che vanno dalla produzione di detersivi a quella del vetro, dalle costruzioni ai tessuti cachemire, dall’informatica ai servizi di sanità, dalla meccanica aerospaziale a quella delle macchine agricole, fino alla realizzazione di componenti innovativi per automotive.

La selezione delle aziende vincitrici è avvenuta ad opera del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia che ha collaborato nell’analisi, selezione ed identificazione delle imprese manifatturiere o dei raggruppamenti di impresa che hanno mostrato - sulla base di indicatori patrimoniali, reddituali, tecnologici innovativi come ad esempio la dotazione di brevetti, e di indicatori di internazionalizzazione - un’elevata valenza competitiva sia effettiva che potenziale. Le conclusioni sono state affidate ad Stefano Barrese, Responsabile Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: “Costruire e rafforzare percorsi virtuosi è un impegno che necessita costanza, ed è con questa responsabilità e altrettanta costanza che Intesa Sanpaolo intraprende da tempo ogni strada che possa supportare la crescita e lo sviluppo del sistema imprenditoriale e dell’economia dei territori - ha osservato Barrese -. L’Umbria è capace di esprimere varietà e singolarità unite a grande capacità imprenditoriale, sono orgoglioso di vedere un numero così consistente di aziende che creano valore per questa regione”. “L’Umbria è una regione esemplare nel fornire esempi di qualità ed eccellenza imprenditoriale - ha commentato Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna di Intesa Sanpaolo -. Le risorse finanziarie ed umane che ogni giorno investiamo per dare supporto alle imprese vedono continui riscontri positivi nell’imprenditoria capace di operare scelte strategiche di lungo periodo e di operare guardando a mercati esteri anche attraverso strutture di rete d’impresa”.

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