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Assisi, crisi ecomomica: grande interesse per l'incontro con Pignataro

C'è stata grande attenzione sull'incontro con Giuseppe Maria Piagnataro al Rotary Club di Assisi, dove si è parlato di crisi economica con la moderazione del giornalista Mario Mariano

Nella sala della Conciliazione del comune di Assisi, al Rotary Club, è andato in scena, sabato 17 febbraio, un incontro nel quale si è parlato di crisi economica come un allarme costante e come un argomento da approfondire e conoscere per i tanti presenti intervenuti all'occasione.

La recessione economica è una preoccupazione costante in qualsiasi settore dell'economia italiana e mondiale: la crisi è sotto gli occhi di tutti. L'intento della serata era anche parlare di economia e politica in un modo semplice e più vicino alla gente comune.

Ospite l'economista Giuseppe Maria Pignataro che ha appena pubblicato un libro dal titolo "Riequilibrio e rilancio - La crisi italiana: diagnosi e terapia" (Editore "Gruppo il Sole 24 ore").

Pignataro, stimolato dalla cuiriosità attenta del pubblico e del moderatore Mario Mariano ha riportato l'attenzione sulla questione economica e sui primi 100 giorni del Governo tecnico: "Monti? Un bel voto come politico, non sufficiente per le decisioni prese, il problema numero uno è il debito pubblico, ma abbassarlo senza le riforme, senza il rilancio del PIL non serve a nulla.

E nello scalpore generale dei presenti, l'economista e scrittore prevede un tempo abbastanza lungo per la recessione che sta investendo il nostro paese: "La crisi durerà ancora a lungo, gode del consenso dei media. L'Italia è malata di debito pubblico e anche di evasione fiscale che non deve essere ossessiva, ma costante. Ma occorre una terapia sul Pil, perchè basti pensare che abbiamo dei valori paragonabili a Portogallo, Irlanda e Danimarca. Dall'inizio della Crisi abbiamo perso 100 mld di un anno e mezzo, riuscendone a recuperare solo un terzo.

Un altro argomento delicato e del quale non se ne parla tanto nei media è sicuremante il tema "banche". Qui Pignataro ha un'idea precisa: "Non ci sono colpevoli. Il nostro paese è out dal luglio del 2011, quando hanno venduto i titoli di stato. Inoltre, un elevato debito pubblico non è per forza un valore negativo, lo diventa se non si rilancia sul Pil. Basti pensare che il Giappone ha un debito pubblico alto, ma punta molto sul Pil".

Ma Pignataro è convinto che gli italiani abbiano un'ancora di salvezza ben salda quando si riferisce alla ricchezza delle famiglie italiane, grazie ai risparmi (8700 mld il 5.7 % ricchezza mondiale ) e la forza della valutazione immobiliare. Dal 1995 al 2007, il Belpaese aveva un pil superiore a quello della Germania.

E per finire qualche buon suggerimento utile per provare ad usicre dalla crisi, perchè secondo Pignataro: "L'Italia deve puntare sulla lotta all'evasione fiscale, dovrebbe provare a vendere il proprio patrimonio immobiliare e soprattutto evitare una patrimoniale sulla tassazione dei redditi".

 

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