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Economia

Da tutto esaurito al grande vuoto, gli agriturismi umbri in crisi: unici clienti i soccorritori del sisma

Gli effetti del terremoto si sono sentiti sulle presenze dei 3400 agriturismi complessivamente attivi nelle quatto regioni colpite dove i turisti sono più che dimezzati. Il grido d'allarme di Coldiretti

Ma nelle quattro regioni la situazione è difficile anche nelle aree non direttamente colpite dove per risollevare il turismo occorre - sottolinea Coldiretti - un impegno a livello di promozione per riportare le persone in queste aree. A ciò vanno aggiunti i disagi legati alla conseguente difficoltà ad approvvigionarsi di prodotti, mentre le vendite di tipicità ai turisti si sono ovviamente azzerate anch’esse sia per il blocco dell’attività di trasformazione e sia per la stessa mancanza di clienti anche per il trasferimento forzato delle popolazioni sulla costa. 

In difficoltà - aggiunge Coldiretti - è l’intera offerta turistica delle zone terremotate che fondava il suo successo sulle sinergie tra cultura, ambiente e qualità alimentare che rappresentano il valore aggiunto di quei territori. Proprio il potenziamento delle attività promozionali per rilanciare l’immagine dell’Umbria in cui tutte le strutture ricettive sono state colpite anche indirettamente in maniera pesante dal sisma, è stata una delle richieste, insieme a quella di alleggerimento di altri oneri per le imprese,  rivolte da Terranostra Umbria, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio della Coldiretti, agli amministratori locali.

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