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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Chiede sesso a ragazzine in cambio di denaro e ricariche del cellulare, sotto processo

Microcamera piazzata dai carabinieri nell'auto per le prove della violenza. L'uomo chiede di patteggiare due anni, ma il giudice vuole una perizia sulla pericolosità sociale

Una bella macchina, un giro per negozi o un gelato e la promessa di denaro o ricariche del telefono. Secondo la Procura di Perugia le abbordava così le ragazzine del paese, soprattutto straniere, e chiedeva in cambio sesso.

Un 37enne perugino, difeso dall’avvocato Michele Maria Amici, è stato arrestato per sfruttamento della prostituzione minorile e violenza sessuale su minore e adesso è stato chiesto il giudizio, con un patteggiamento, subordinato prima ad una perizia psichiatrica per stabilire se l’uomo è socialmente pericoloso.

Secondo la ricostruzione della Procura l’imputato avrebbe abusato di diverse ragazzine (almeno tre), pagando con una banconota da 20 euro, altre volte facendo una ricarica telefonica o comperando pacchetti di sigarette. Agli investigatori, durante l’interrogatorio successivo all’arresto, aveva sempre sostenuto che si trattasse di rapporti consenzienti. Fornendo, come prova, una dichiarazione firmata da una delle ragazze con la quale affermava di aver avuto almeno 300 incontri in un anno con l’uomo. Anche se non vale come giustificazione perché il sesso con minori è reato, così come dare denaro e regali configura il reato di sfruttamento della prostituzione.

Due ragazze, però, lo accusano di molestie sessuali avvenute una volta che avevano accettato un passaggio in auto. Il 37enne nega e dice che al massimo la mano gli sarebbe scivolata sul corpo della ragazzina perché stavano litigando nell’abitacolo dell’auto e lo spazio stretto li aveva messi in contatto.

L’auto dell’uomo e il numero di ragazzine che salivano e scendevano avevano insospettito i residenti della zona e l’avevano segnalato ai carabinieri. Per avere una prova schiacciante contro l’uomo i militari avevano piazzato una micro-camera nell’auto dell’uomo e una volta acquisiti i filmati erano scattate le manette.

L’avvocato del 37enne ha chiesto di poter patteggiare 2 anni di reclusione, ma il giudice per l’udienza preliminare Piercarlo Frabotta ha deciso che, prima, l’uomo debba essere sottoposto ad una perizia per stabilirne la pericolosità sociale. Se lo psichiatra che sarà incaricato il 12 marzo dovesse stabilire che il 37enne è pericoloso, il patteggiamento salterà. Una precedente perizia sostiene la semi infermità mentale in quanto il 37enne, a causa di un incidente da adolescente per il quale rimase in coma a lungo, una volta svegliato sarebbe regredito ad uno stato mentale infantile, con capacità di comprensione delle realtà fortemente scemate.

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