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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Le punta un coltello alla gola, poi la violenta in casa sua e infine la rapina

L'uomo, difeso dall'avvocato Gianni Dionigi, dovrà scontare una pena minima confronto al delitto che ha commesso

Ha aspettato la preda davanti al portone della sua abitazione. In silenzio e con una lucidità le ha puntato un coltello alla gola. Poi ha costretto la vittima a inserire la chiave nella porta e, minacciandola di morte, è riuscito ad introdursi nella casa della ragazza. Infine ha obbligato la preda a inginocchiarsi e, sempre sotto minaccia, l'ha costretta ad avere un rapporto sessuale con lui.

Senza il minimo freno, ha infine preso gli unici soldi presenti in casa, cento euro in tutto, per poi andarsene, sbattendo il portone senza dire una parola, davanti agli occhi attoniti di due persone, sopraggiunte dopo aver sentito le urla della donna.

Dopo l'aggressione, la vittima terrorizzata si è diretta a casa di Don Leonello. Il parroco vedendola arrivare si è subito reso conto che qualcosa non andava. In aula racconterà: “L'ho vista malconcia e mi sono chiesto cosa le fosse successo”. Una vicenda che ha dato vita a un lungo processo, sfociato con una condanna a tre anni e sei mesi per il romeno (difeso da Gianni Dionigi) che, senza alcun rimorso di coscienza, si è introdotto nell'abitazione, prima violentando la proprietaria e poi rubandole cento miseri euro.  

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