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Cronaca

L’appuntamento, un giro in macchina e poi la violenza in un parcheggio. Ventenne sotto accusa

L'accusa è di violenza sessuale, in auto le avrebbe sfilato i pantaloni per poi bloccarla sul sedile e consumare il rapporto nonostante i tentativi della giovane di farlo desistere

Violenza sessuale nei confronti di una ventenne. Con quest’accusa un coetaneo della vittima, residente nel perugino, è finito sotto la lente d'ingrandimento della procura che ha chiesto per lui il rinvio a giudizio. La vicenda aveva fatto una breve comparsa in udienza preliminare già nel novembre scorso, ma gli atti erano stati rimandati al pm in quanto la difesa aveva eccepito un vizio di nullità formale.

Ora è stata nuovamente fissata la data davanti al gup e l’udienza preliminare si terrà il prossimo 18 dicembre. Tutto ha inizio nel settembre del 2016 quando i due coetanei decidono di trascorrere qualche ora insieme. Ma il ragazzo, su cui ora pende un’accusa pesante, dopo aver condotto in auto la giovane nei pressi del parcheggio della stazione minimetrò Cupa, in piena notte e dopo aver scambiato qualche bacio, l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale “nonostante i ripetuti tentativi della vittima di farlo desistere, respingendolo con le mani” – si legge nel capo d’imputazione formulato dal pm Massimo Casucci.

La ragazza, originaria del Regno d’Unito, che ha sporto denuncia, si costituirà parte civile insieme all’avvocato Salvatore Cavuoti del foro di Perugia mentre l’imputato, un 20enne incensurato e difeso dagli avvocati Francesca Tosti e Barbara Felicioni, ha negato  la mancanza di consenso del rapporto sessuale da parte della giovane coetanea. Ora sarà il giudice a stabilire se ci siano o meno i presupposti per incardinare un processo penale nei confronti del 20enne.

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