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Cronaca

In cella per due violenze sessuali su ragazze minorenni, non risponde alle domande del giudice

La ricostruzione delle aggressioni alle due vittime. Il riconoscimento tramite le foto su Instagram. Sui social circolano messaggi e video con protagonista l'arrestato e altre giovani

Il diciannovenne arrestato con l’accusa di violenza sessuale, lesioni e minacce a danno di due ragazze minorenni, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto nel carcere di Capanne.

Il giovane è stato arrestato al termine dell’indagine scatta dopo la violenza avvenuta in centro storico a Perugia l’11 giugno scorso. L’arrestato è assistito dagli avvocato Daniela Paccoi e Guido Maria Rondoni.

La vittima ha raccontato come aveva conosciuto il 19enne, di come fosse uscita dal locale (il fatto che avessero venduto shottini di superalcolici a minori è oggetto di accertamenti) e avesse ricambiato un primo bacio, per poi fermarsi, dicendolo anche la giovane. Questi, però, l’aveva bloccata e spinta “contro il muro, schiacciata ad esso dal corpo” dell’aggressore che “tentava di tenermi le braccia, ma io cercavo di colpirlo per divincolarmi. Gli urlavo al parola ‘basta’ … lui continuava la sua azione, nonostante gli dicessi di fermarsi, di smetterla. In quel momento avevo paura di lui, marcavo comunque di divincolarmi”.

Poi era riuscita a colpirlo con un calcio e scappare, ma lui l’aveva raggiunta e minacciata di non dire nulla. La ragazzina aveva paura, non voleva raccontare nulla, si vergognava. Non riusciva a parlare con la migliore amica, anche lei presente nel locale e molestata anch’essa dal 19enne. Poi, in lacrime e dolorante fisicamente, aveva raccontato tutto all’amica e ad un amico, i quali avevano subito chiamato la sorella, i carabinieri e il 118.

Da questo episodio i militari, coordinati dal procuratore Giuseppe Petrazzini, hanno avviato le indagini e ricostruito tutta la vicenda. Andando indietro nel tempo è emersa un’altra violenza sessuale.

Un’altra ragazza è stata violentata dal giovane sulle scale del parcheggio di un centro commerciale, un luogo senza via d’uscita se non quella chiusa dal giovane con il suo corpo. In quell’occasione il ragazzo provava a darle un bacio, lei lo respingeva, ma il giovane “incurante della volontà contraria della minore, pur manifestata apertamente e in modo chiaro” la violentava. Anche questa ragazzina, di 13 anni, era stata minacciata di non raccontare nulla, altrimenti l’avrebbe “fatta picchiare”.

Le due giovani, sentite dai carabinieri con l’ausilio di una psicologa, hanno raccontato tutto e hanno riconosciuto l’aggressore nelle foto del suo profilo Instagram.

Proprio dai social sta emergendo la pericolosità del giovane arrestato. Nelle chat di amici, compagni di scuola, conoscenti, circolano messaggi in cui l’arrestato si vanta o video che lo ritraggono in compagnia di alcune ragazze mentre cerca un approccio sessuale.

Il giudice per le indagini preliminari Angela Avila ha disposto l’arresto vista la “gravità del fatto” e la “capacità di delinquere”, in presenza del rischio che l’arrestato “commetta altri gravi delitti della stessa specie”, i suoi comportamenti “denotano una spiccata pericolosità sociale” visto che “in sei mesi ha posto in essere ben due violenze sessuali ai danni di minorenni, con le stesse modalità”.

I genitori di una delle due vittime si sono affidati all'avvocato Giusi Mazziotta per tutelare la minore.

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