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Cronaca

Violenza e ricatti sessuali, sotto falso profilo adesca la sua vittima sui social: rinviato a giudizio

Si tratta di un 24enne arrestato lo scorso gennaio per estorsione, violenza privata e violenza sessuale. Ora è finito a processo

Estorsione, violenza sessuale e violenza privata. Pesanti le accuse a carico di un 24enne albanese arrestato lo scorso gennaio dai carabinieri e finito a processo a seguito del rinvio a giudizio stabilito dal Gup del tribunale di Perugia, qualche giorno fa. Per l'imputato - difeso dall'avvocato Giovanni Picuti - il processo inizierà il 15 luglio dinanzi al primo collegio. Se inizialmente, a seguito della richiesta di giudizio immediato, la difesa aveva puntato alla riduzione della pena in seno all'abbreviato, ma condizionato all'audizione della vittima, il 24enne ha poi battuto la strada processuale del processo ordinario per rispondere delle accuse che la procura perugina gli contesta. 

Secondo le indagini che hanno portato all’arresto del giovane, l'adescamento sui social sarebbe partito nel settembre dello scorso anno; sotto falso profilo, premurandosi di conquistare la fiducia e l’interesse della vittima, le avrebbe inoltrato la richiesta di inviargli alcuni suoi scatti privati.

Un gioco, una complicità, presto interrotta dall'improvvisa intrusione di un fantomatico conoscente del 24enne (in realtà, secondo le indagini, sarebbero la stessa persona) che lo avrebbe iniziato a ricattare: se non avesse ottenuto da lui un incontro con la donna, avrebbe divulgato foto e chat di cui sarebbe venuto in possesso, oltre a raccontare l'accaduto al marito della vittima. 

E proprio nel corso dell’incontro che sarebbe stata costretta a subire un rapporto sessuale contro la sua volontà. A questo primo ricatto, ne seguirà un secondo, sempre con la pressante richiesta di subire atti sessuali e di inviargli nuove fotografie che la ritraessero in nudo integrale. L’arrivo dei carabinieri fermò tutto e il giovane è finito in carcere, dove è tutt'ora detenuto. Sarà ora il processo a chiarire la posizione dell'imputato. 

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