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Cronaca

Si rifiuta di fare sesso e lui le morde le parti intime: terrorizzata scappa nuda

Proprio nel giorno contro la violenza sulle donne è stata discussa in aula l'ennesimo atto barbaro nei confronti di una ragazza, oggi appena ventottenne

Non vuole ricordare. Si sforza, ma appena le parole escono i singhiozzi ritmano un racconto fatto di paura e violenza. E’ la notte del  14 maggio 2011, quando si presenta all’arma dei carabinieri di Assisi per denunciare chi per una notte intera l’ha trascinata nelle campagne umbre costringendola ad avere un rapporto orale. La giovane, oggi appena ventottenne, conosceva bene il suo aggressore. Da qualche tempo, infatti, intratteneva con lui un rapporto stretto che consisteva in qualche uscita insieme, seguita da delle effusioni.

“Quella sera – racconta in aula la giovane – ci eravamo incontrati”. Si blocca, chiede scusa alla Corte, poi continua. “Ci siamo diretti con l’auto verso l’aeroporto di Sant’Egidio e poi ci siamo appartati in una stradina isolata che lui mi aveva indicato”. La ragazza, incalzata dalle domande del pm Manuela Comodi, prosegue: “Mi sono rifiutata di avere un rapporto con lui, perché non avevamo con noi le precauzioni”. Il giovane reagisce male, ma subito si addormenta. Lei, a quel punto, tenta di svegliarlo, data la tarda ora. Ed è proprio in quel momento che inizia l’incubo.

Lui le morde le parti intime, poi le prende la testa e la costringe a un rapporto orale, ma la ragazza si ribella con tutte le sue forze. Riesce scappare e nuda, solo con un giacchino in dosso, chiama prima l’ambulanza e subito dopo i Carabinieri che si precipitano sul posto. Il ragazzo nel frattempo la raggiunge sgassando con l’auto, ma quando capisce che stanno per arrivare le forze dell’ordine, decide di fuggire. La sua corsa dura ben poco, dato che il giovane si schianta con la vettura contro un albero. Lei verrà poi portata al Pronto Soccorso dove verranno riscontrati lividi su  tutto il corpo, causati dalla colluttazione. Oggi, 25 novembre, giorno contro la violenza sulle donne, si è quindi tornati in aula per parlare dell’ennesimo atto barbaro di un uomo che si impone su una donna. Oggi, 25 novembre, era solo una delle tre violenze discussa al tribunale di Perugia. Le altre sono state, infatti, rinviate, ma ognuna di esse aveva per protagonista una giovane costretta a subire la violenza della solita bestia.

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