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Cronaca

Sfratti alle case popolari di Perugia, l'Ater vuole trattare: "Pagamenti a rate a secondo il reddito"

L?ater risponde all'assemblea della Chgil

“Conosco la situazione degli inquilini di Villa Pitignano e Castel del Piano, per la quale Ater Umbria ha avviato un confronto continuo con il sindacato del Sunia di Perugia e dell'Umbria, che li rappresenta”. Queste le dichiarazioni del Presidente dell'Azienda di Edilizia Residenziale dell'Umbria, Alessandro Almadori, a seguito della protesta di un gruppo di famiglie raggiunte da lettere di morosità (84 nuclei complessivi, dei quali 14 interessati da pratiche legali; 4 dei 14 sono in fase di sfratto esecutivo non eseguito) residenti nei complessi alloggiativi delle due località perugine gestite dall'Azienda. Le famiglie risiedono negli appartamenti con contratti a canone concordato e canone sociale. 

“Non meno di una settimana fa – prosegue Almadori – abbiamo avuto una riunione con i rappresentanti del Sunia, nel corso della quale ho espressamente dichiarato che Ater è disposta a valutare le esigenze degli inquilini, come è nostro uso costante. Ci siamo resi disponibili a valutare forme e modi del pregresso dovuto, riferibili sia alle quote di affitto che di condominio”. 

Più in generale, la Regione ha rifinanziato interventi per le morosità incolpevoli con risorse pari a circa un milione di euro, gestite dai Comuni, alle quali si può accedere tramite domanda nei casi previsti dalla legge. Basterà a fermare gli sfratti esecutivi evitando così la cacciata dall'alloggio popolare? Non si hanno certezze. 

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