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Cronaca Assisi

Video terremoto, Croce Rossa modifica il post incriminato: "Assisi esempio per gli altri Comuni", ma la polemica continua

Lunga lettera del Cri (Croce Rossa Italiana)in merito allo spot della polemica con le immagini dei crolli di Assisi del '97. Paparelli ringrazia per la rimozione del post incriminato, ma al Comune non basta

Sembra non fermarsi il braccio di ferro tra Croce Rossa Italiana e Comune di Assisi. Al centro della polemica, un video spot della Croce Rossa sul terremoto che ha colpito il Centro-Italia, peccato che quelle stesse immagini in "finta" diretta includano i crolli della Basilica di Assisi, avvenuti ben 19 anni prima. Oltre a Guarducci, assessore alla Cultura di Assisi che ha definito lo spot "sciacallaggio" e la diffida del Comune stesso nel togliere quel video "lesivo di una città che non ha subito gli effetti dell'ultimo terremoto",  è intervenuta anche la Regione Umbria, per il grave danno dei immagine subita".

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Il video spot, realizzato in occasione di una campagna di raccolta fondi, era infatti accompagnato dal post: «Guarda cosa sta succedendo in questo momento nel Centro Italia #CroceRossa #ReversibleLive», come se la Basilica e la città, rimaste illese dalla furia che si è abbattuta ad agosto prima, e a ottobre poi, avessero invece subito danni. Intanto il post è stato modificato, con tanto di apprezzamento da parte del vicepresidente della Regione Fabio Paparelli:  "Abbiamo apprezzato la disponibilità con la quale il segretario generale della Croce Rossa, Flavio Ronzi, si è fatto carico dell'accaduto modificando il post incriminato. A lui e alla sua organizzazione va riconosciuta la disponibilità per essersi prodigati per risolvere questo spiacevole inconveniente"- ha affermato il vicepresidente- "Vorrei cogliere comunque questa occasione per rinnovare a tutti i volontari della croce rossa italiana la nostra gratitudine per l'incessante lavoro prestato in favore delle popolazioni terremotate dell'Umbria".

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Ma al Comune di Assisi non basta: "La non risposta della Croce Rossa alla nostra richiesta condivisa di rimuovere il video è imbarazzante. L'assessore Eugenio Guarducci con un tweet scrive: "Il video con oltre 6 milioni di visualizzazioni è ancora lì, non avevamo chiesto di rimuoverlo?". 

Intanto arriva la lettera di Cri (Croce Rossa Italiana): "Con sopresa, abbiamo appreso a mezzo stampa, della diffida nei confronti della Croce Rossa italiana per la campagna promossa da Facebook Italia in merito alla ricostruzione delle zone colpite terremoto. Come è noto ai vostri uffici abbiamo dichiarato fin da subito-continua la lettera- tutta la nostra disponibilità e come concordato per le vie brevi dopo esserci messi noi direttamente in contatto con voi, abbiamo provveduto alla modifica del post sui social network, l'unica cosa che potesse in qualche modo, a una prima veloce lettura, furviare rispetto al significato della campagna promossa sui canali Cri. Come ben sapete, all'indomani delle scosse di terremoto che hanno colpito Arquata, Amatrice, Accumuli, facebook ha deciso di donare dei credits alla Cri per generare un indiretto moltiplicatore di solidarietà. Proprio per evitare lo spreco di risorse, inoltre, si è deciso di ideare una campagna che potesse tenere i riflettori accesi anche quando l'emergenza fosse passata a fronte di una permanenza reale dei bisogni". 

"La campagna fa leva su un principio assurdo e impraticabile nella realtà, il rewind, per cui con un semplice tasto è possibile tornare indietro. Il messaggio però mostra l'assurdità del concetto e ribadisce che purtroppo ieri come oggi non è possibile tornare indietro, ma si può andare avanti e ricostruire insieme. A questo scopo sono presenti varie immagini di disastri di ieri e di oggi perchè crediamo fortemente che la memoria sia importante per ricordare e rixostruire senza ripetere gli errori del passato. Assisi in questo, di certo spicca per la sua forza e tenacia mostrata dopo il sisma del '97 da cui si è rialzata, tornando a risplendere. (...) per questi motivi dai canali Cri è stato lanciato un messaggio positivo che non ha mai avuto l'intento di voler danneggiare Assisi, nè tantomeno di riaprire ferite mai completamente rimarginate. Siamo consapevoli e felici che Assisi non sia stata colpita da questo terremoto che ha invece investito una parte del Centro Italia quest'anno. Conosciamo gli sforzi fatti, dopo il '97, di rilanciare il vostro territorio. A ragione di ciò siete un buon esempio per tutti i Comuni colpiti che vi sono geograficamente vicini". 

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