rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Via dei Priori

Nuove aperture in centro storico: prezzi stracciati e cibo di alta qualità

Nuova apertura in via dei Priori: alza le serrande “Maramao, pane e vino”. Un locale che evoca la nota canzone del Trio Lescano

Nuova apertura in via dei Priori: alza le serrande “Maramao, pane e vino”. Un locale che evoca la nota canzone del Trio Lescano. Lo gestisce la cooperativa sociale “Frontiera lavoro” che vede alla presidenza la nota cuoca, enologa e gastronoma Francesca Taticchi. Vi operano soggetti deboli, bisognosi di recupero sociale, come carcerati in regime di semilibertà. Ma possono collaborare anche ex tossicodipendenti o emarginati in genere, per i quali è in atto un percorso di reinserimento attivo.

Tra gli operatori, Saverio de Vito, esperto educatore e qui in veste di factotum, cameriere e artista, tanto che le sue opere pittoriche sono appese alle pareti. Si tratta di una focacceria dove si offrono anche verdure e frumenti, all’insegna di una visione salutista, con poca carne ma buona, e sotto l’egida di una economia circolare. Una prospettiva culturale e antropologica che poggia su verdure fresche di stagione, provenienti dall’orto di Capanne, vini, formaggi e salumi rigorosamente locali.

Se è vero il detto per cui “siamo ciò che mangiamo”, al Maramao c’è di che essere sani. Il target è costituito da studenti del vicino liceo Mariotti  e dell’Accademia di Belle arti “Pietro Vannucci”, del Conservatorio musicale, dell’università di palazzo Manzoni e zone adiacenti.

L’apertura in concomitanza con Umbria Jazz ha offerto prospettive interessanti. “Sarà un luogo di incontro e condivisione di interessi”, dice Francesca Taticchi. “Faremo caffè letterario, conversazioni su temi e problemi d’attualità, musica. Ad esempio, il 3 agosto ci sarà un aperitivo jazz con la voce di una ragazza che lavora da noi. E poi tanti altri incontri musicali” (il coniuge di Francesca è Andrea Ceccomori, flautista di livello internazionale).

I prezzi? Eccellenti. “Possiamo stare bassi – dicono i responsabili – perché i costi di gestione sono contenuti. E poi il nostro fine non è il guadagno. Date le finalità sociali, l’obiettivo è chiudere alla pari”. Tocca andarci, al Maramao, per mangiare e bere cose buone. Oltre che per auspicare, come diceva Aldo Capitini, l’avvento  di una società “più liberata e fraterna”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuove aperture in centro storico: prezzi stracciati e cibo di alta qualità

PerugiaToday è in caricamento