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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Valfabbrica

Brandisce un coltellaccio da cucina, picchia la moglie e spintona un carabiniere: 33enne spedito in carcere

I comportamenti anomali dell'uomo sarebbero iniziati da marzo scorso. Gelosia, atti persecutori, fino all'ultimo episodio che gli è costato l'arresto

Maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice per le indagini preliminari Valerio D'Andria ha convalidato l'arresto del 33enne albanese, accusato di aver picchiato la moglie e di averla minacciata con un coltello. L'uomo, ben integrato, da anni residente in Italia e senza precedenti, da marzo scorso avrebbe iniziato ad avere comportamenti anomali e persecutori nei confronti della compagna, fino all'ultimo episodio accaduto un paio di giorni fa nella loro abitazione a Valfabbrica.

E' stata la madre a richiedere l'intervento dei carabinieri dopo che il 33enne avrebbe picchiato la moglie a seguito di un banale litigio, per poi brandire un coltellaccio da cucina per terrorizzarla. Una situazione d'emergenza, tanto che i militari dell'Arma si sono immediatamente precipitati sul posto. Ed è a quel punto che il marito avrebbe opposto resistenza per impedirgli di entrare, spintonando anche uno dei carabinieri. Per lui è scattato l'arresto, convalidato questa mattina dal gip che ne ha disposto, su richiesta del pm, la custodia cauletare in carcere. Durante l'interrogatorio il marito, difeso dall'avvocato Giulio Liscio, ha respinto ogni addebito offrendo al giudice un'altra versione dei fatti, discordante con le dichiarazioni rese dalle parti offese. La moglie invece, in seguito all'aggressione, ha riportato ferite al volto giudicate guaribili in dieci giorni. 

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