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Cronaca

Dai laboratori dell'Università nascono due "aperitivi" di successo

Si chiamano Verdetto e Olivio è stanno riscuotendo successo tra gli investitori. E tutto nasce dalla lavorazione delle olive. Sono ricchi di un concetrato fenolico che fa bene alla salute

A breve, forse a casa o al bar, si potrà sorseggiare un soft-drink frutto della ricerca nel settore agroalimentare dell'Università degli Studi di Perugia. E entrambi partono dal recupero delle acque di vegetazione provenienti dalla lavorazione delle olive - per la spremitura dell'olio extravergine- consentendo così di realizzare una bevanda - unita ad altri prodotti alimentari - con un concentrato fenolico che può conferire loro proprietà salutistiche.

Le bevande brevettate hanno anche due nomi: Olivio e Verdetto. La ricerca è coordinata dal professor Andrea Marchini unitamente a un gruppo di studenti e ricercatori. “L'idea di partenza consiste nel recuperare dalle acque di vegetazione, sottoprodotto del processo di estrazione meccanica dell’olio vergine di oliva, attraverso un sistema di filtrazione su membrana, i composti fenolici, antiossidanti naturali contenuti nel frutto dell’oliva; questi aggiunti agli alimenti ne aumentano sensibilmente le proprietà funzionali – spiega il professor Marchini -.

Il vantaggio è duplice: da una parte si recupera un sottoprodotto che necessiterebbe di processi di smaltimento specifici e onerosi e in questo modo, invece, le acque di vegetazione purificate possono essere reimpiegate nel processo aziendale. A partire dal concentrato fenolico destinato all'industria alimentare è stato poi ideato un prodotto ‘lancio’ per il mercato al consumo – conclude Marchini-: si tratta di un soft drink denominato ‘Verdetto’ caratterizzato dalla presenza dei composti fenolici bioattivi estratti dalle acque di vegetazione e opportunamente purificati”.

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