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Cronaca

Un po' di neve, ma tanto freddo polare: le città-ghiacciolo in Umbria, guasti alle casette dei terremotati

Un po' di neve, sopra i 900 metri, ma tanto tanto freddo polare. I dati della notte scorsa fanno venire i brividi anche pensando alle popolazioni terremotate dell'Umbria. Sono proprio le zone del sisma del Centro italia quelle dove il termometro è sceso sotto lo zero in maniera più pesante con tanto di rischio danni alle casette appena consegnate alle famiglie dei terremotati. Le strade sono diventate delle lastre di gelo in gran parte dell'Umbria come hanno ribadto dalla sala operativa della Protezione Civile: la città più fredda è stata Cascia con -8,5 gradi.

A Norcia si sono toccati i meno 4 gradi. Sull'appennino in Alta Umbria (Sigillo, Gualdo, Fossato e Costacciaro) co-5,4 e a Città di Castello con -5. A Foligno -3,7 e -2 a Spoleto. Vicini ai -2 gradi anche a Orvieto e Gubbio. Perugia e Terni invece più un grado. Il rischio ghiaccio ha provocato danni alle casette dei terremotati prossime ad essere consegnate e si teme anche per le altre abitate. Sono 4-5 i casi in cui il ghiaccio hanno creato danni alle tubature e i boiler installati sui tetti. Gli uffici tecnici della Regione hanno quindi lanciato un appello a tenere accesi i termosifoni anche se non si è in casa. Inoltre se per qualche giorno la casa non fosse abitata sarebbe opportuno lasciare un filo d'acqua aperto.
   

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