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Cronaca

S.O.S UMBRIA Anche Perugia perde abitanti tra pochi nati e lavoratori in fuga: i dati del declino, ma nessuno fa niente per fermarlo

Il segno meno continua e non si ferma. Meno figli, meno residenti, sempre più persone che si cancellano dalle liste dell'anagrafe umbra per andare oltrove

Il segno meno continua e non si ferma. Meno figli, meno residenti, sempre più persone che si cancellano dalle liste dell'anagrafe umbra per andare oltrove. Meno lavoro, in 40mila dall'inizio della crisi non lavorano. C'è un solo segno più che continua a resistere nella graduatoria redatta dall'Istat: purtroppo però è sotto la voce più decessi. L'Umbria è sempre più povera di persone oltre che di ricchezza materiale. Ma non c'è uno straccio di discussione a livello comunale e regionale di come fermare l'emorragia e finanziare le famiglie per un piano sulla natalità. In regione non se ne parla, nei comuni non se ne parla. Tutto scorre verso un declino incredibile: meno popolazione, più comuni spopolati, meno forza lavoro, territori abbandonati, il rischio di una sostituzione di tradizioni e cultura, meno sviluppo e futuro incerto. I dati parlano chiaro: Istat 2017, ancora non definitivi. Il capoluogo umbro dovrebbe essere quello più attrattivo sia a livello regionale che dalle altre regioni. Purtroppo non è così.

Alla fine dell'anno appena trascorso i residenti erano: 165.500 abitanti contro i 166676 di gennaio. Nella vicina Ancona invece si continua a crescere, poco ma si cresce: il saldo è in positivo 11 mesi su 12. E si va verso quota 101mila residenti: al momento si è toccata quota 100.915 abitanti rispetto AI 100.696. Unico punto di contatto con Perugia è il saldo negativo sulle nascite che non vanno mai a compensare le morti. Stesso trend di crescita lenta per Pesaro, Siena, Arezzo, Lucca, Viterbo, Latina. Tutte città del centro italia e tutte intorno ai 100mila abitanti. I numeri perugini, come detto all'insegna del meno, parlano chiaro del declino demografico e della grande fuga (sia di italiani che di stranieri) verso altri territori o nazionali: il numero dei nuovi iscritti è 3427 persone, la cancellazioni 4134. I nuovi nati sono appena 1.111 contro i 1575 decessi. Un saldo negativo di ben 464 abitanti solo a Perugia. Più tempo passa più la situazione si aggrava: a quando gli stati generali per rilanciare l'Umbria, partendo dalla natalità? 

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