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Cronaca

Barbarie quotidiane, sparano all'amato gattino del quartiere: corsa disperata per salvarlo

In Umbria, terra di San Francesco, c'è ancora oggi chi decide senza motivo di sparare ad un gattino indifeso. Ma decine di cittadini bussano alle porte dei Carabinieri per andare a fondo sul colpevole. Ugo - il gattino - era la mascotte del quartiere. Ecco la sua storia

Ugo non era semplicemente un gatto. Era il gatto del quartiere, quello che quando passavi in strada ti seguiva, ti faceva le fuse. Un po' per affetto, un po' perchè sperava che di ricevere qualcosa da mangiare. Fuori da molte villette e appartamenti c'erano della ciotoline con acqua e un po' di cibo. Erano tutte per lui. La sua fortuna era la ruffianeria felina e la bellezza vera pur essendo un gattino da strada. Ugo lo hanno trovato nella frazione di Fontechiaruccia nel comune umbro di Montefranco, agonizzante, in una pozza di sangue. Non lo avevano preso sotto con l'auto come spesso a tanti animali domestici e non. Qualcuno si era divertito a sparargli. Forse un fucile da caccia con cartucce a pallini, di quelle utilizzate per i volatili.

Non è stato un colpo vagante in periodo di caccia dato che l'attività venatoria è chiusa da diverse settimane. Chi ha sparato lo ha fatto perchè è un bruto che gode nel centrare animali. Era talmente amato Ugo che alcuni residenti lo hanno raccolto agonizzante e portato da un veterinario per essere salvato. E' morto dopo una piccola operazione. Secondo il corriere dell'umbria numerosi residenti sono pronti ad andare dai Carabinieri per fare la denuncia per scoprire chi è stato e perchè lo ha fatto. 

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