Organizzava incontri sessuali a pagamento con una baby squillo: i clienti ora rischiano grosso
Sotto accusa, per sfruttamento della prostituzione minorile, anche la proprietaria di casa dove si svolgevano gli incontri e due clienti
Una storia squallida, con al centro una ragazzina minorenne “iniziata” alla vita da prostituta da una donna più grande di lei. Per questa vicenda, a finire nel mirino della giustizia con l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile, sono finiti in quattro: due clienti, la presunta meretrice che l’avrebbe indotta a fare sesso a pagamento, e la proprietaria di un appartamento a Bastia Umbra, teatro degli incontri con i clienti, disposti a pagare anche 100 euro per quelle prestazioni con la minore.
E’ stato il pm Casucci a chiedere per i quattro imputati il rinvio a giudizio; oggi davanti al gup, è stata presentata dalla difesa un’istanza di riunione di due medesimi procedimenti pendenti e gli atti sono stati rinviati al presidente del tribunale per le determinazioni. La data della nuova udienza dunque è ancora da fissare.
I fatti risalgono al 2011, a quando la giovane aveva 17 anni; secondo l’accusa fu un’altra donna, legata agli ambienti della prostituzione, a convincerla ad intrattenere rapporti sessuali a pagamento con i clienti. Sarebbe stata lei a favorire ed organizzare l'attività di prostituzione, stabilendo incontri con almeno un paio di clienti, oggi alla sbarra con l'accusa di aver compiuto atti sessuali con una minore di 18 anni.