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Strade di sangue: cala il numero dei morti per incidente, ma sabato resta il "giorno maledetto"

Dati positivi: in Umbria e nella provincia di Perugia il 2014 ha fatto registrare una decisa diminuzione degli incidenti stradali, dei morti e dei feriti, rispetto all'anno precedente. Sono questi i numeri emersi dal rapporto annuale Aci Istat e inseriti nel report dell'Automobile club di Perugia

Dati positivi: in Umbria e nella provincia di Perugia il 2014 ha fatto registrare una decisa diminuzione degli incidenti stradali, dei morti e dei feriti, rispetto all'anno precedente. Sono questi i numeri emersi dal rapporto annuale Aci Istat e inseriti nel report dell'Automobile club di Perugia.

A livello regionale, riporta il rapporto, sono stati 2.258 gli incidenti rispetto ai 2.402 del 2013 (-6%) con 47 decessi e 3.296 lesioni a fronte rispettivamente dei 61 e 3.447 dell'anno prima. Stessa tendenza a livello provinciale con 1.591 incidenti stradali, 113 in meno rispetto al 2013 (-6,6%) con 29 morti contro i 47 dell'anno precedente (-38,3%) e 2.315 feriti, 183 in meno (-7,3%). “Nella classifica delle regioni a maggiore incidentalità – sottolinea il dossier – l’Umbria si piazza al quart'ultimo posto”.

Per quello che riguarda le caratteristiche degli incidenti, le strade entro l'abitato si confermano le più pericolose: nel 2014 in Umbria su quelle urbane si è verificato il 53 per cento degli incidenti (1.196) al quale si aggiunge un 12 per cento (278) avvenuto in quelle considerate ‘altra strada entro l'abitato’”.

Tuttavia il tasso di mortalità rimane più alto nei percorsi fuori dai centri abitati: 27 decessi in Umbria su 784 incidenti, di cui 16 nel Perugino su 610. Rispetto al territorio regionale, le zone in cui si sono verificati incidenti con quattro morti o più sono Perugia e Terni, mentre quelle che nell’anno sono state teatro di oltre 25 incidenti, oltre ai due capoluoghi di provincia, Città di Castello, San Giustino, Umbertide, Gubbio, Corciano, Magione, Castiglione del Lago, Assisi e Bastia Umbra, Gualdo Tadino, Foligno, Spoleto, Narni, Todi e Orvieto.

In provincia di Perugia, il giorno della settimana in cui si concentra il maggior numero di incidenti, il 16 per cento, è il martedì, mentre le fasce orarie più interessate vanno dalle 10 alle 13, in corrispondenza della mobilità di alcuni professionisti e dell'uscita dalle scuole, e dalle 14 e alle 17, momento che spesso coincide con il rientro da lavoro.

Il sabato, sempre nella provincia di Perugia, è il giorno in cui si sono verificati il maggior numero di morti (31 per cento) e di feriti (16 per cento) Eccesso di velocità, guida distratta e mancanza di rispetto della segnaletica stradale sono, nell’ordine esatto, le principali cause di incidente nella provincia di Perugia. Rispetto ai soggetti coinvolti, il 59 per cento dei decessi e il 69 per cento dei feriti sono gli stessi conducenti dei veicoli. I passeggeri trasportati costituiscono il 17 per cento dei decessi e il 23 per cento dei feriti, i pedoni il 24 per cento dei morti e l’8 per cento dei feriti.

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