Umbria, avevano ragione i sindaci nel chiudere le scuole: raffiche di vento, neve e strade ghiacciate
Nella notte la neve ha raggiunto tutti i territori dell'Umbria. Ma è il gelo che preoccupa. Evitare i uscire è la raccomandazione. Strade principali transitabili a Perugia
Avevano ragione i sindaci, la Protezione Civile e l'assessore regionale Bartolini. Chiudere le scuole di ogni ordine e grado di gran parte dell'Umbria e bloccare il transito dei mezzi pesanti sulle strade principali, seppur con largo anticipo rispetto all'arrivo del freddo gelido sospinto dal Burian, erano atti dovuti e lungimiranti per garantire la sicurezza di studenti, famiglie e lavoratori. Dalle 2 di notte tutti i territori regionali, anche a quote basse, sono finiti sono una coltre di neve che oscilla tra i 10 centimetre e 60 i centrimetri.
Ma non è tanto il manto bianco a creare problemi, ma si temono e molto ghiaccio - le strade sono delle lastre ricoperte poi da neve - e le raffiche di vento che spazzano le città dell'Umbria creando accumuli che bloccano vicoli e ingressi di abitazioni. La Protezione Civile ha ribadito l'invito ai cittadini di muoversi solo in caso di emergenza e restare nelle prossime 36 ore in casa. Le temperature minime hanno toccato quota record: meno 10 gradi nell'appennino umbro-marchigiano mentre la media regionale oscilla intorno ai meno 5 gradi. Freddo polare, fanno sapere da Umbria Meteo.it, dovrebbe andare avanti fino a mercoledì sera.