Gatto ucciso a colpi di fucile, scatta l'indignazione nazionale e l'Oipa lancia proposta: "Pene più severe per chi uccide gli animali"

Indignazione a livello nazionale dopo che la notizia del gatto ucciso a fucilate nel centro abitato di Vaccara frazione a Gualdo Tadino è stata resa nota dai Carabinieri che hanno individuato l'autore dello squallido gesto a cui sono stati sequestrati fucili e munizioni. Migliaia i commenti su questa barbaria che purtroppo non è un fatto isolato: moltissime le denunce in Umbria e in tutto il Paese oltre che il crescente fenomeno dei gatti che scompaiono in serie in certi quartieri. Anche le associazioni animaliste si stanno mobilitando tra cui l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) depositerà nelle prossime ore una denuncia per uccisione di animale (art. 544 bis del codice penale).

«È incredibile la facilità con cui taluni possessori di armi da fuoco escano da casa con l’intenzione di sparare non appena percepiscono un pericolo nelle vicinanze», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Sabato scorso abbiamo visto immagini di uomini che, imbracciati i fucili, andavano per le strade a caccia del leone fuggito da un circo a Ladispoli, per esempio, e ricordiamo che l’orsa Amarena è stata uccisa senza pietà da un uomo, reo confesso, solo perché si era avvicinata alla sua proprietà. È ora d’introdurre un inasprimento delle pene per i reati di cui sono vittime gli animali».

L'AGGIORNAMENTO -  Il gatto era stato ferito mortalmente da una distanza ravvicinata, visto l’elevato numero di pallini riscontrati nel cadavere a seguito di esame radiografico. Il corpo è stato ritrovato in un’area incolta nella frazione gualdese di Vaccara. Secondo quanto si apprende, l’indagato possedeva tre armi da fuoco e oltre le 500 cartucce, regolarmente denunciate, ritirate poi dai militari dell’Arma in via cautelare.