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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'Umbria dice sì ai farmaci alla marijuana: gratuiti in ospedale e in farmacia

Approvata la proposta di legge contenente "Disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi". Hanno votato a favore Pd, Prc, Psi, Idv, Lega, Udc, Ncd e Fi (astenuto Valentino). Contrari Lignani e De Sio

In Umbria si potrà iniziare la sperimentazione della somministrazione gratuita dei farmaci alla marijuana. La proposta di legge del capogruppo di Rifondazione Comunista Damiano Stufara è passata e ora la Giunta dovrà predisporre tutti gli atti per dare il via libera all'acquisto e somministrazione negli ospedali pubblici ma anche nelle farmacie visto che potranno essere prescritti anche dai medici di famiglia. 
 
La legge prevede anche l'istituzione di un Comitato tecnico-scientifico composto da un dirigente della struttura regionale competente, un medico esperto in terapia del dolore e cure palliative, due rappresentanti delle farmacie convenzionate, un farmacologo che abbia condotto ricerche, opportunamente documentate, sulle sostanze cannabinoidi e altri farmaci antidolorifici, due rappresentanti delle associazioni dei malati destinatari di tali terapie, un rappresentante delle associazioni dei farmacisti preparatori, un esperto legale, un esperto della comunicazione di massa. Ai componenti del comitato non spetta alcun compenso. La norma finanziaria della legge prevede che gli oneri siano sostenuti con le risorse del Fondo sanitario regionale.

SCHEDA - La proposta di legge prevede che la Regione permetta l'erogazione gratuita, in quanto a carico del Sistema sanitario regionale, dei farmaci cannabinoidi nei protocolli dei servizi di cure palliative e terapie del dolore, sulla base di un piano terapeutico redatto da un medico specialista, dopo di che i farmaci potranno essere prescritti anche dai medici di famiglia. L'erogazione dei farmaci cannabinoidi potrà avvenire in ambito ospedaliero e in ambito domiciliare. La Giunta regionale potrà stipulare convenzioni con i centri e gli istituti autorizzati ai sensi della normativa statale alla produzione o alla preparazione dei farmaci cannabinoidi. Per ridurre il costo di tali farmaci, attualmente importati dall'estero, l'Esecutivo regionale è autorizzato ad avviare azioni sperimentali o specifici progetti pilota con altri soggetti autorizzati, secondo la normativa vigente, a produrre farmaci cannabinoidi.

Verrà istituito un Comitato tecnico-scientifico composto da un dirigente della struttura regionale competente, un medico esperto in terapia del dolore e cure palliative, due rappresentanti delle farmacie convenzionate, un farmacologo che abbia condotto ricerche, opportunamente documentate, sulle sostanze cannabinoidi e altri farmaci antidolorifici, due rappresentanti delle associazioni dei malati destinatari di tali terapie, un rappresentante delle associazioni dei farmacisti preparatori, un esperto legale, un esperto della comunicazione di massa. Ai componenti del comitato non spetta alcun compenso. La norma finanziaria della legge prevede che gli oneri siano sostenuti con le risorse del Fondo sanitario regionale.

La Giunta regionale potrà avvalersi anche del Comitato tecnico-scientifico per assicurare livelli uniformi di accesso e di erogazione dei farmaci cannabinoidi, definire protocolli attuativi della presente legge, promuovere campagne di informazione alla popolazione sulle problematiche del dolore e sulla rete delle strutture deputate alla terapia del dolore e alle cure palliative, rilevare eventuali criticità, con particolare riferimento alle problematiche inerenti l'acquisizione e l'erogazione dei farmaci cannabinoidi, predisporre corsi di aggiornamento e formazione per gli operatori sanitari interessati, individuare e suggerire i filoni di ricerca scientifica finalizzata alla sperimentazione clinica dell'efficacia della cannabis nelle patologie neurologiche, infiammatorie croniche, degenerative, autoimmunitarie e psichiatriche.

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