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Cronaca

Umbria: anni di inferno dentro casa, costretta anche a mentire ai medici che la curavano per le botte subite

Ancora un caso di violenza in famiglia: i carabinieri arrestano un imprenditore cinquantenne. L’ultimo episodio a gennaio, l’uomo ora si trova in carcere

Un imprenditore di 54 anni originario di Spoleto è stato arrestato dai carabinieri di Terni con le accuse di maltrattamenti in famiglia e stalking nei confronti della ex compagna, una 37enne di origini romene.

Le manette ai polsi dell’uomo sono scattate domenica mattina al termine di una articolata indagine avviata dai militari a seguito dell’ultima denuncia da parte della donna, madre di un bambino avuto dall’imprenditore, che si è rivolta ai carabinieri dopo avere subito una violenta aggressione fisica lo scorso mese di gennaio.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo – con precedenti penali – avrebbe “posto in essere, sin dall’anno 2018, atti persecutori e maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua ex compagna, sfociati nello scorso mese di gennaio in una violenta aggressione fisica”. Il quadro sembra però più articolato, in quanto i carabinieri avrebbero verificato che “la vittima nel corso degli ultimi anni” sarebbe “stata costretta a subire ogni sorta di umiliazione e violenza che l’hanno portata, in diverse occasioni, a ricorrere alle cure ospedaliere. Per vergogna e per paura del compagno – spiegano i militari in una nota - si è vista costretta a mentire ai medici sulle motivazioni per cui ricorreva alle cure ospedaliere. Una volta trovato il coraggio di lasciare l’abitazione del compagno e andare a vivere con il loro bambino in un’altra zona della città, l’uomo ha iniziato a porre in essere una serie di comportamenti persecutori, offuscato dalla gelosia, con continue telefonate, minacce, offese ed anche aggressioni fisiche, l’ultima della quale ha convinto la donna a rivolgersi ai carabinieri della stazione di Terni”.

Da qui l’indagine e la ricostruzione dei fatti con testimonianze e accertamenti che spinto il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Terni, Chiara Mastracchio ad emettere la misura di custodia cautelare nel carcere di vocabolo Sabbione, così come richiesto dal pubblico ministero Giorgio Panucci.

L’imprenditore – assistito dall’avvocato Francesco Mattiangeli – è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia durante il quale ha parzialmente contestato la ricostruzione dell’accusa. Al termine dell’interrogatorio, il legale ha richiesto l’applicazione degli arresti domiciliari in luogo della custodia cautelare in carcere.

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