rotate-mobile
Cronaca

Umbria Mobilità, la petizione dell'Ugl tocca 5mila firme: "L'azienda non si privatizza"

Duro commento del sindacato Ugl nei confronti della situazione della soceità regionale di mobilità, anche per il Pd la ricerca di un partner per Umbria Mobilità non può prescindere dalla centralità dell'impegno pubblico

Se da un lato il cammino verso un nuovo corso di Umbria Mobilità sembra avviato, dall'altro c'è chi esprime la propria contrarietà e risentimento nei confronti dei piani che riguardano l'azienda, tra questi il segretario regionale del sindacato Ugl Tpl Roberto Perfetti che in conferenza stampa ha espresso tutta la sua disapprovazione.

Di fatti per il sindacato la proposta di scorporo attuata dagli enti proprietari tramite il bando uscito nei giorni scorsi, che promulgava una manifestazione di interesse per la ricerca di un socio di mestiere, non è ammissibile e la stessa Ugl sta portando avanti una battaglia, cercando in tutti i modi di fermare questo processo, anche tramite una raccolta di firme a sostengo dell’azienda pubblica e dei servizi svolti.

"La petizione popolare dimostra che la gente crede ancora nel pubblico, e vuole che Umbria Mobilità rimanga tale. Per questo oggi - afferma Perfetti - alle ore 10 sono state consegnate all’assessore provinciale ai trasporti Luciano della Vecchia, in qualità di socio di maggioranza, 5000 firme di cittadini umbri".

Ma la parte più dura Perfetti la dedica agli stipendi d'oro e all'attività un po' troppo velata della dirigenza dell'azienda: "L'amministratore delegato Viola - continua Perfetti - oltre a condurre le cose nella maniera più sbagliata possibile, occupa un posto non legittimo. Non c'è stato un concorso pubblico, e ciò ha scatenato il risentimento di molti aspiranti amministratori dell'azienda, che si sono rivolti al Tar. E oltre al danno, la beffa, perchè l'azienda continua a versare lo stipendio anche all'ex amministratore delegato Paduano, in forza fino a metà estate e che attualmente sta godendo dei suoi 220 giorni di ferie. In questi giorni - continua Perfetti - siamo venuti a conoscenza che si stanno discutendo le indennità di secondo livello dei quadri. Da quanto apprendiamo, sembra che l’azienda non sia intenzionata ad apportare significativi risparmi, ma sembra semplicemente propensa all’invariabilità. Ad oggi una trentina di dipendenti gode di un monte di 250.000 euro annui, a fronte di continui ritardi nei pagamenti degli stipendi per la maggioranza dei lavoratori di Umbria Mobilità, che non hanno percepito in alcuni casi nemmeno la quattordicesima".

La sorte del trasporto pubblico umbro, che perde secondo Ugl 700mila eruo al mese, sembra indirizzarsi però verso lo scorporo: da Umbria Mobilità è nata, il 16 maggio scorso, Umbria Mobilità Servizi Srl, azienda con un capitale di appena 10.000 euro, alla quale passerà quasi tutto il personale della genitrice Umbria Mobilità.Ma i paradossi non sono finiti.  L'Ugl dichiara anche che la Regione Umbria deve far chiarezza su una possibile incompatibilità in seno al Consiglio di Amministrazione di Umbria Mobilità. Insomma per il sindacato la situazione è molto più complessa di come la si vuole rappresentare con responsabilità ancora da individuare con chiarezza.

Anche per il Pd la situzione non è certamente chiarissima e infatti il messaggio che arriva dalla sede di Paizza della Repubblica attraverso una nota congiunta a firma di segreteria e gruppo consiliare regionale, è chiaro: "La ricerca e l'ingresso di un adeguato partner industriale deve realizzarsi contemporaneamente alla conferma di una significativa e permanente quota azionaria pubblica che non releghi i soggetti istituzionali alla sola funzione di programmazione e pianificazione dei servizi, ma permetta loro di svolgere un ruolo determinante nelle opzioni strategiche di fondo della costituenda società".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Umbria Mobilità, la petizione dell'Ugl tocca 5mila firme: "L'azienda non si privatizza"

PerugiaToday è in caricamento