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Cronaca

Si intasca i soldi dei debitori, ufficiale giudiziario infedele a processo insieme al marito

Secondo l'accusa, rappresentata dal pm Manuela Comodi, la donna sarebbe entrata in possesso delle somme di denaro “delle persone intenzionate ad onorare i debiti contratti"

Diecimila euro. È questa la cifra che un ufficiale giudiziario avrebbe messo in tasca. In base alla ricostruzione dell'Accusa, la donna, che lavorava all'epoca dei fatti nell'ufficio notifiche ed esecuzione dei protesti di Assisi, avrebbe fatto suoi i soldi di chi si recava in tribunale per sanare i propri debiti. Il tutto compiuto con l'aiuto del marito.

La coppia, difesa dagli avvocati Delfo Berretti, Donatella Donati e Luca Maori, si è sempre proclamata innocente. Nonostante questo il gup Andrea Claudiani rinviò loro a giudizio lo scorso 20 febbraio. Oggi si torna nuovamente in aula, ma questa volta davanti al collegio presieduto dal giudice Nicla Restivo che, su richiesta della difesa, ha accolto l'eccezione presentata dagli avvocati su una parte delle indagini.

I fatti - Secondo l'accusa, rappresentata dal pm Manuela Comodi, la donna sarebbe entrata in possesso delle somme di denaro “delle persone intenzionate ad onorare i debiti contratti”. Tradotto: i debitori avrebbero lasciato nelle mani della donna le somme di denaro, fidandosi ciecamente di lei, in vista del ruolo che ricopriva.

A finire in mezzo alla vicenda anche il marito che, sempre secondo l'Accusa, avrebbe “trasferito le somme di denaro, riuscendo ad ostacolare la loro provenienza delittuosa”. Il prossimo 15 dicembre verrà nominato il perito, mentre il 17 maggio avrà l'inizio la fase istruttoria. 

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