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Cronaca

Doina Matei, l'assassina dell'ombrello torna libera. Aveva scontato 5 anni a Perugia

Il Tribunale di Sorveglianza di Perugia le aveva concesso la semilibertà nel 2015, poi persa per aver postato una sua foto in costume al mare. Nel 2011 era arrivata seconda ad un concorso letterario riservato ai detenuti

Doina Matei nell’aprile 2007 uccise la giovane Vanessa Russo nella metropolitana di Roma colpendola in un occhio con la punta di un ombrello ha pagato il suo debito con la giustizia e adesso chiede di essere dimenticata. Lo scrive il Corriere della Sera di oggi.

La donna è stata rinchiusa nel carcere di Perugia per 1.851 giorni (dal 25 luglio 2009 al 21 agosto 2014). A fine 2015 ottenne dal tribunale di sorveglianza di Perugia la semilibertà. Concessione persa nell’aprile del 2016 per aver postato una foto su Facebook in costume.

Nel 2011 era arrivata seconda a un concorso letterario riservato ai detenuti, con un racconto intitolato “La ragazza con l’ombrello” scritto con l’aiuto di Franca Leosini.

Il Corriere della Sera di oggi riporta la notizia della concessione da parte del “magistrato di sorveglianza del Tribunale di Venezia” che “ha firmato l'atto con cui ha certificato il ‘fine pena’”.

Sul provvedimento interviene il difensore della donna, l'avvocato Carlo Testa Piccolomini, che sottolinea come “già nel 2016 ha cominciato a reinserirsi nella società. La fase riabilitativa - sottolinea l'avvocato Testa Piccolomini come riporta il quotidiano - l'ha sfruttata con dedizione. Ora Doina vuole solo essere dimenticata”.

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