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Cronaca

Vacanza a scrocco in due alberghi con la Postepay rubata ad un cliente all'internet point, sotto processo

I due imputati se la sono cavata all'ultima udienza in quanto la vittima, dopo la denuncia, non ha mai testimoniato in aula. Il giudice dichiara la remissione di querela

In vacanza con la carta Postepay di un ignaro cliente dell’internet point. Vengono scoperti, ma si salvano perché la vittima non si è mai presentata in tribunale.

I due imputati, due marocchini di 24 e 28 anni, difesi dagli avvocati Giuseppe De Lio ed Edoardo Maglio, erano accusati, “concorso tra loro” per aver “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto sui dati, informazioni o programmi contenuti in in un sistema informatico o ad esso pertinenti, si procuravano un ingiusto profitto con altrui danno; nello specifico, appropriandosi dei dati della Postepay di proprietà” della vittima per utilizzare “indebitamente la carta sul portale” di prenotazioni alberghiere “per effettuare il pagamento di euro 229” in una struttura ricettiva di Bologna “ed il pagamento di euro 45” in un altro albergo di Cattolica.

I due, però, se la sono cavata perché la vittima, dopo aver denunciato la sottrazione dei dati e del denaro, non si è mai presentato in aula per testimoniare. Di fatto non ha mostrato interesse a che i due venissero perseguiti, quindi il giudice ha chiuso il caso con la tacita remissione di querela.

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