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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Vende computer online, ma la ditta fornitrice sparisce e lui finisce sotto processo per truffa

L'imputato non aveva potuto consegnare un pc all'acquirente che aveva versato un acconto, il giudice lo assolve

L’intermediario che non può consegnare la merce ordinata perché il produttore è sparito non è responsabile dell’accusa di truffa.

È quanto ha stabilito il giudice del Tribunale di Perugia assolvendo un uomo, difeso dall’avvocato Michele Capocchi, che era stato accusato di truffa online per la vendita di personale computer.

L’imputato vendeva computer attraverso un portale di commercio e offerte. A lui si era rivolto un ragazzo interessato a un portatile. Dopo aver contrattato online riceveva anche la visita del padre dell’acquirente che lasciava un acconto per il computer.

Senonché la ditta che forniva i pc sparisce all’improvviso, con tutti gli ordini da evadere e non c’è modo di contattare i responsabili e conoscere il destino dei computer ordinati.

Scatta così la denuncia, ma non la costituzione di parte civile, e inizia il processo. Nel corso del quale l’imputato ha portato delle prove a suo favore, come la lista dei computer consegnati nel tempo, oltre 600 pezzi e sempre senza problemi, e gli elementi a riprova che l’azienda di computer non rispondeva più ai commercianti che facevano gli ordini e non spediva quelli già sottoscritti.

Il giudice ha, quindi, ritenuto che non vi sia stata truffa (al massimo un illecito contrattuale da risolvere in sede civile per quanto riguarda la caparra versata dall’acquirente) e ha assolto l’imputato perché il fatto non costituisce reato.

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