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Cronaca

Mega truffa dei conti correnti con documenti falsi, raggirate decine di banche in Umbria

L'inchiesta dei Carabinieri di Modena ha svelato un complesso raggiro in tutta Italia. I conti servivano a ripulire denaro di dubbia provenienza

L’inchiesta parte da Modena, ma riguarda anche Perugia e il mondo delle banche e una presunta truffa attraverso la falsificazione di documenti per l’apertura di conti correnti.

L'inchiesta è scaturita dalla segnalazione di una filiale modenese del Monte dei Paschi di Siena, dopo che un uomo aveva richiesto l'apertura di un conto corrente a nome di un conoscente, mostrando tutta la documentazione necessaria (carta di identità elettronica, una patente, tessera sanitaria, un contratto di lavoro e due buste paga), ma senza interessarsi veramente sui costi di attivazione e sui servizi offerti. Un comportamento che aveva insospettito i funzionari dell’istituto di credito. Dai controlli dei carabinieri è emerso che tutta la documentazione era falsa, da qui l’arresto per la falsificazione di un documento valido per l'espatrio e la denuncia per tentata truffa. Stesse accuse sono state mosse al complice che era con l’uomo.

I carabinieri hanno appurato che i due truffatori, originari della provincia di Napoli, utilizzando la stessa tecnica avrebbero messo a segno diverse truffe a Perugia, Torino, Firenze e Brescia, aprendo più conti in diversi istituti bancari (da 5 a 10), utilizzando documenti falsi, email e cellulari riferibili a persone fisiche reali, ma all’oscuro del raggiro. I conti erano poi utilizzati per far transitare flussi di denaro come finanziamenti, mutui, assegni, tutto incassato o sottoscritto attraverso false identità.

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