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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Città di Castello

Vende un appartamento con una tettoia abusiva: condannato a restituire il doppio della caparra

Sentenza definitiva con condanna per truffa a carico di un imprenditore edile tifernate

Vende un appartamento con una veranda abusiva sul balcone e fa credere all’acquirente che è tutto regolare: condannato per truffa e a restituire il doppio della caparra versata.

L’imputato, un costruttore tifernate di 84 anni, era accusato di truffa per aver indotto in errore l’acquirente di un immobile, “in particolare sulla regolarità urbanistica, invece mancante, di una tettoia in ferro con copertura in legno presente nell'appartamento, ottenendo la somma di 55.000 euro come anticipo sul prezzo in conseguenza della stipula di un contratto preliminare”.

Secondo il giudice l'abuso edilizio sull'immobile “è stata pacificamente accertata dal consulente d'ufficio nominato nel giudizio civile, oltre che confermata dal tecnico dell'istituto di credito interessato dalla richiesta di mutuo della parte civile collegata all'acquisto dell'immobile” e di tale abuso l’imputato “era a piena conoscenza, essendo un costruttore edile ed avendo personalmente edificato l'immobile”, escludendo “la responsabilità della figlia dell'imputato, formale proprietaria dell'appartamento”. Sempre secondo il giudice sono “sussistenti gli artifici e raggiri per il fatto che il ricorrente avesse assicurato alla persona offesa che la tettoia era regolare sotto il profilo urbanistico essendo stata assentita dal Comune di Città di Castello”, salvo poi “ammettere il contrario e cercare altra soluzione, tra cui anche l'effettuazione di un ulteriore abuso per coprire il primo, cioè chiudere con una vetrata la tettoia sul balcone.

Da qui la condanna a 1 anno e 800 euro di multa e alla restituzione del doppio della caparra versata dall’acquirente, dopo il giudizio civile e la conferma definitiva in Cassazione.

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