Sentenze mai scritte, effetto domino in Tribunale dopo le dimissioni del giudice-poeta
Magistrato del Tribunale penale assegnato per sei mesi alla Sorveglianza, fascicoli riassegnati
Le dimissioni del “giudice poeta” che ha accumulato un ritardo di 800 sentenze e decisioni ricoprendo il ruolo di magistrato al Tribunale di Sorveglianza di Perugia hanno innescato un effetto domino nei ruoli del Tribunale penale del capoluogo umbro.
Il magistrato Piercarlo Frabotta, giudice del settore penale addetto all'ufficio Gip-Gup, è stato applicato all'Ufficio e al Tribunale di Sorveglianza di Perugia per un periodo di sei mesi, salva possibilità di revoca anticipata in caso di copertura del posto di giudice dell'Ufficio di Sorveglianza di Perugia attualmente vacante.
Il nuovo incarico non gli consente di rimanere al lavoro nel penale per la trattazione di richieste di misure cautelari personali e reali, richieste di intercettazioni ovvero di proroghe di intercettazioni, richieste di autorizzazione per l'acquisizione di tabulati telefonici, nonché per l'esercizio delle funzioni Gup anche per la trattazione delle udienze già fissate. Si rende necessario, quindi dei sostituti tabellari, considerando i casi di incompatibilità, assenza o impedimento.