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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Magione

Trasimeno Cult, Lubrano e il lavoro: i giovani si rimbocchino le maniche

L'atto di accusa al mondo dei giovani senza lavoro di Antonio Lubrano a Trasimeno Cult. "I giovani si rimbocchino le maniche e non abbiano paura di sporcarsi le mani, non esistono lavori poco usuranti"

“Nella mia carriera  professionale ho sempre fatto della chiarezza e del coraggio civile i miei cavalli di battaglia, ed ora che sono arrivato ad 80 anni ancora di più  sono orgoglioso di poter esprimere liberamente  le miei idee“: è uno scatenato Antonio Lubrano quello che al castello di Agello, nell’ambito di Trasimeno Cult, che organizza incontri e dibattiti  su temi riguardanti il mondo del lavoro, il sociale e l’associazionismo, presenti amministratori, imprenditori e giornalisti, non le ha mandate a dire al mondo dei giovani in cerca di un lavoro in tempo di crisi.

“Che la situazione sia pesante è sotto gli occhi di tutti, aziende che chiudono, economia in recessione. Tutto tremendamente vero, ma i giovani cercano il posto fisso e magari seduti dietro una scrivania, scartando a priori qualsiasi altra proposta di settori completamente sguarniti. I cosiddetti lavori dove ci sia sporca le mani non interessano, si considerano attività usuranti fare assistenza agli anziani, mettersi ad un tornio per imparare un mestiere”.

L'analisi cruda e realistica è stata immediatamente condivisa da un imprenditore che opera nel settore della riparazione di automobili e mezzi pesanti, Pasquale Pannacci :” Sono sulla breccia da oltre 40 anni, ma è da tempo che non riceviamo richieste di imparare il mestiere dai giovani. Su dieci operai, nove hanno superato da tempo i 50 anni, uno solo ha meno di  30. Cosa accadrà quando andranno in pensione gli anziani? Perché la i corsi di formazione non funzionano  e i giovani se la prendono con  invece è disposto ad accoglierli a braccia aperte?”

Chiamato in causa, anche il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi ha ammesso: ”In passato la Provincia ha organizzato troppi corsi  per parrucchieri ed estetiste. Adesso abbiamo deciso di voltare pagina, occorre riprendere certe attività artigianali, lattonieri, maniscalchi, sarti.

In tempo di crisi-continua il presidente- i giovani hanno l’obbligo di trasformare la loro rabbia in propositi, in progetti, alla politica il compito di individuare le nuove opportunità, di operare una inversione culturale: per anni i nostri concittadini hanno affollato i mercatini del sud Tirolo, non si sa bene attratti da cosa. In poco tempo la Provincia ha rilanciato Isola Polvese portando in Umbria oltre 20mila turisti stranieri. Avevamo dei gioielli e non li abbiamo saputi far conoscere, ma la nostra comunicazione ha radicalmente la situazione”.

Anche il sindaco di Magione, Massimo Alunni Proietti ha sottolineato la necessità di un cambio di marcia per le attività turistiche e per quelle legate alla pesca nel Trasimeno: “ Da due anni  è in crescente aumento il numero di giovani che si sono avvicinati al commercio ittico con strategie di market rivoluzionarie rispetto a quelle attuate dai pochi pescatori  che erano rimasti.

Il dibattito, che è stato coordinato  dal giornalista Mario Mariano, coadiuvato da Orlando  Barberini e Stefano Vinti , ha affrontato anche il tema dell’informazione durante la crisi.” La perdita  del lavoro, la chiusura di Aziende, l’incalzare della crisi è materia  prioritaria dei nostri telegiornali; ha ribadito Alvaro Fiorucci, Redattore capo di Rai regione.

Un'informazione che ha messo i lavoratori al centro del nostro interesse, facendo finire in secondo piano le tesi di sindacati ed Istituzioni. C’è chi si lamenta che diamo troppo spazio alla crisi , trascurando  sagre, mostre  e sport. Accettiamo le considerazioni di tutti, e crediamo di dare sufficiente   spazio alle eccellenze dell’Umbria, che non sono poche”. Al dibattito sono anche intervenuti  Mauro Zenobi Presidente del Polo energie rinnovabili dell'Umbria ed Emanuele Bitti del Consorzio Vini del Trasimeno.



 

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