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Cronaca

Torture e uccisione di animali, di nuovo sotto processo un giovane

Assolto in primo grado per le medesime accuse, condannato in appello, adesso deve comparire di nuovo davanti al giudice

Torna in tribunale il presunto torturatore di gatti. L'udienza si terrà venerdì 29 novembre presso il tribunale di Perugia e vedrà l’escussione dei testi del pubblico ministero peer l'accusa di aver ucciso più animali, nella specie gatti, i cui resti organici sezionati vennero rinvenuti all’interno di un fondo a San Sisto e per detenzione abusiva di armi.

Si tratta del secondo filone processuale instauratosi a suo carico. Infatti, la Corte di Appello di Perugia, a seguito di istanza della Procura, sollecitata anche da LAV che assistita dall’avvocato Gemma Bracco è stata parte civile in tutta la vicenda processuale, lo aveva condannato alla pena di quattro mesi di reclusione per aver ucciso, scuoiato e appeso un gatto nei pressi di una scuola, ribaltando così la sentenza del Tribunale di primo grado che lo aveva, invece, assolto.

I fatti risalgono a fine settembre 2014, quando nell’ambito di indagini relative al citato gatto, i Carabinieri fecero ingresso in un magazzino vicino alla scuola e si trovarono di fronte uno spettacolo raccapricciante: quattro maschere in pelle costituite da teste di gatto scuoiate, una ghigliottina, uno strumento per immobilizzare gli animali, vari utensili da chirurgo e siringhe usate, un vaso di vetro contenente una testa e zampe di gatto immerso in liquido, altri vasi di vetro immersi in materiale organico, coltelli, uncini e martellini.

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