Se la bella Torgiano diventasse la discarica dei liquami del biodigestore di Bevagna: la rivolta dei cittadini
Non si tratta di un brutto incubo ma di un incubo reale tanto è vero che si è formato un comitato di cittadini che vogliono difendere il proprio territorio
Immaginate di svegliarvi una mattina e di trovare a pochi passi da casa vostra una laguna di stoccaggio di residui liquidi di un biodigestore. Una laguna dall'odore non proprio di viole in uno dei posti più belli dell'Umbria, in uno dei comuni famosi per la qualità della vita e per il buon vino: Torgiano. Una zona a forte vocazione turistica. Non si tratta di un brutto incubo ma di un incubo reale tanto è vero che si è formato un comitato di cittadini che vogliono difendere la propria frazione, Signoria, e la propria qualità della vita, minacciata da rifiuti per giunta prodotti da un biodigestore installato nel Comune di Bevagna, quindi a più di venti chilometri di distanza.
“Non vogliamo essere la discarica di nessuno”, questo il messaggio che è stato più volte ribadito all’incontro promosso dal comitato al quale ha partecipato anche una rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Torgiano che si è detta disponibile ad affrontare il problema con la necessaria attenzione, cercando di trovare una soluzione per scongiurare la realizzazione della struttura. Anche dal punto di vista urbanistico, per il Comitato di cittadini che si è costituito “appare sicuramente incoerente la scelta di realizzare una laguna a ridosso del centro abitato, in prossimità di un’area a destinazione abitativa”. Pertanto è stato ribadito dal comitato che “utilizzerà ogni lecita azione per opporsi alla realizzazione dell’infrastruttura”.
