Vacanze pagate coi permessi della legge 104: dipendenti del Comune e della Usl denunciati
Ufficialmente erano in permesso retribuito dal lavoro per assistere i familiari disabili, in realtà erano in vacanza all'estero (con le foto postate su Facebook)
I furbetti della legge 104. Spiega la guardia di Finanza di Todi: “Attestavano la necessità di dover assistere propri familiari affetti da gravi forme di disabilità per usufruire di permessi di assenza dal lavoro, regolarmente retribuiti, previsti dalla nota “Legge 104/1992”, ma, in realtà, si recavano in vacanza nelle principali capitali europee”.
Si tratta di due dipendenti pubblici, uno impiegato presso il Comune di Todi e l’altro presso l’Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria 1.
Le Fiamme Gialle hanno rilevato “come i due dipendenti richiedessero, abitualmente, ai propri uffici, la concessione di 2 o 3 giorni consecutivi di permesso retribuito agganciandoli a giorni di ferie o a riposi settimanali”. Incrociando i dati relativi ai periodi di assenza con quelli delle agenzie di viaggio e compagnie aeree, i finanzieri della Tenenza di Todi “hanno accertato che, in almeno dieci episodi, invece di assistere i rispettivi congiunti, i due si sono recati all’estero per evidenti motivi turistici”.
E ancora: “Come se non bastasse, uno di loro, incurante delle possibili conseguenze, si è dilettato a postare sui social network le foto delle proprie giornate di svago, trascorse, seppur normalmente retribuite, lontano dal proprio posto di lavoro”. I due sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Spoleto per truffa ai danni dello Stato ed alla Procura della Corte dei Conti di Perugia per il danno erariale accertato.