Università, gli studenti scendono in piazza: "Basta test per facoltà a numero chiuso"
I risultati sono stati pubblicati ed è scattata subito la polemica. Pronti a scendere in piazza gli stuidenti delle superiori e gli universitari. "Il numero chiuso ed il test sono dei sistemi che non funzionano, che devono essere totalmente ripensati e cambiati alla radice"
Anche a Perugia gli studenti universitari e quelli delle superiori daranno vita ad una protesta contro i test per le facoltà a numero chiuso dopo l'adesione alla fotopetizione "#stopaltest Io ci Metto la Faccia". L'organizzazione porta la firma della Rete degli studenti medi e l'Unione degli universitari che scenderanno in piazza in diciassette d'Italia. Da Roma a Catania, da Brescia a Venezia, da Messina a Perugia, gli studenti si ritroveranno davanti ai policlinici universitari e alle facoltà con dei sit in.
Una protesta necessaria, sottolineano i rappresentanti delle due associazioni studentesche, dopo i risultati dei primi test pubblicati proprio questa mattina. "Abbiamo rilevato - spiegano - che i punteggi sono i più bassi mai visti. Il punteggio dell'ultimo candidato rientrato in graduatoria è, infatti, di quasi dieci punti più basso dell'ultimo classificato lo scorso anno. Questi dati sono lo specchio della totale inconstistenza del test come mezzo di valutazione delle capacità e delle conoscenze di uno studente per accedere all'università, vista la grande sproporzione tra i punteggi dello scorso anno e quelli attuali. Soprattutto a causa della data anticipata ad aprile, di cui la preparazione ha risentito".
Le graduatorie pubblicate oggi, aggiungono, "sono l'ennesima dimostrazione che il numero chiuso ed il test sono dei sistemi che non funzionano, che devono essere totalmente ripensati e cambiati alla radice. Per questo domani, 23 aprile - concludono - saremo nelle piazze d'Italia per chiedere al ministro Giannini un tavolo tecnico tra ministero e studenti per ripensare l'accesso all'università".
