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Cronaca

Tesi copiate, la sfida dell'ateneo: "Nuovo statuto prevede espulsione"

Dopo i due casi di tesi copiate a Perugia, il rettorato dell'Università degli Studi spinge per un cambio di regole sulle sanzioni per chi cerca di fare il furbo copiando il lavoro altrui

Dopo il caso della tesi copiata alla facoltà di scienze politiche di Perugia, il rettorato dell'Università degli studi di Perugia dichiara guerra agli studenti finita che copiano le proprie tesi di laurea.

La vera svolta per l’ateneo perugino dovrebbe arrivare con il nuovo statuto, di prossima approvazione, dove ci sarà un capitolo sui diritti e doveri degli studenti e verrà prevista l’istituzione di un consiglio di disciplina in grado di giudicare quegli studenti che si siano comportati in modo poco corretto e potranno anche essere allontanati dall’università.

Il prorettore Antonio Pieretti, docente di semiotica, spiega a Il Sole 24 Ore Centronord, le misure che l'università vuole prendere contro questo tipo di condotte scorrette ed evitare di pubblicizzare sui giornali i due casi che hanno provocato non poco imbarazzo al corpo docenti perugino, il quale si è visto accusare di scarso controllo sugli studenti.

Dunque, Pieretti suggerisce più responsabilità a docenti e ragazzi: "Prima i casi erano meno frequenti perché la rete non c’era. Oggi è rilevante e pesante perché è impossibile controllare tutte le tesi. Si potrebbero modificare le tesi triennali per farne esercizi di scrittura e ricerca propedeutici alla tesi vera e propria, magari incentrandole su un libro soltanto e spingendo a un’analisi precisa e puntuale".
 

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