Anti-Terrorismo, dopo gli attentati in auto e con tir. I rumors dalle parrocchie: a rischio le processioni?
C'è chi sostiene che le tradizionali processioni andrebbero, per prudenza, quanto meno sospese. O effettuate col massimo della prudenza. Ipotesi che si rimbalzano da una parrocchia all'altra. Tutto dipenderà dal Ministero e dalla Prefettura
Paura nelle parrocchie perugine. In forse la celebrazione della tradizionale processione del Venerdì Santo. I recenti fatti che hanno coinvolto pedoni innocenti, trascinati e uccisi da pazzi terroristi, creano timori e imbarazzo. Come si corre ai ripari? C’è una certa riservatezza, ma qualcosa si sta facendo. Si muovono i ministeri competenti, si prospettano soluzioni nelle prefetture, si cercano rimedi in curia e nelle parrocchie.
C’è chi sostiene che le tradizionali processioni andrebbero, per prudenza, quanto meno sospese. O effettuate col massimo della prudenza. Ma sarebbe una prova di debolezza, di resa a minacce inaccettabili. “Rispedire al mittente le provocazioni!”, dicono i resistenti.
Intanto pare che il Comune di Perugia abbia fatto recapitare, a mano, indicazioni e suggerimenti agli interessati. Nella comunicazione (invero piuttosto informale) si farebbe riferimento alla necessità che le processioni siano precedute e seguite da un autocarro, da un mezzo pesante, che possa in qualche modo tutelare la sicurezza dei fedeli da imprevedibili attacchi di folli malintenzionati.
“Ma come? – si obietta – Se qualche matto è comunque intenzionato a fare del male, può sempre affiancarsi e buttarsi sulle persone!”. Come sia, si sta ragionando sul da farsi. E non s’intravvede una soluzione a portata di mano. La sicurezza, insomma, è andata a farsi… benedire.