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Cronaca Città di Castello

Allarme terrorismo, minacce agli "infedeli": radicalizzato e pericoloso, espulso

Un cittadino marocchino 52enne è stato espulso dal territorio nazionale per motivi di sicurezza nazionale. Lo riferisce in una nota il ministero dell'Interno

Un cittadino marocchino 52enne è stato espulso dal territorio nazionale per motivi di sicurezza nazionale. Lo riferisce in una nota il ministero dell'Interno.

Con quella di oggi sono 82 le espulsioni eseguite con accompagnamento nel proprio paese, nel corso del 2017 e 214 quelle eseguite dal 1° gennaio 2015 ad oggi, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso.

Il cittadino marocchino, senza fissa dimora, era di fatto gravitante a Città di Castello ed era stato monitorato per i suoi pregressi rapporti di amicizia con un cittadino albanese già espulso per motivi di sicurezza dello Stato nell'agosto del 2015, suo mentore e indottrinatore.

Dall'attività investigativa svolta è emerso come il marocchino, frequentatore del centro islamico di Città di Castello, abbia manifestato vicinanza all'ideologia radicale, apostrofando i correligionari come kuffar e troppo moderati.

Sempre più isolato dalla locale comunità islamica, anche in ragione del suo atteggiamento religioso intransigente, aveva posto in essere condotte violente nei confronti di avventori di locali pubblici e, lo scorso 13 agosto, aveva minacciato di compiere atti inconsulti nei riguardi del presidio della Polizia di Città di Castello.

Per questi motivi il cittadino marocchino è stato rimpatriato per motivi di sicurezza nazionale, con accompagnamento nel proprio paese, con un volo decollato dalla frontiera aerea di Malpensa e diretto a Casablanca.

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