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Cronaca Norcia

Terremoto, il Foggia Calcio fugge dal ritiro di Norcia: "Un'esperienza terribile"

La squadra pugliese si trovava a Norcia per preparare al meglio la nuova stagione in Lega Pro. Giocatori e allenatore scossi dall'accaduto. Il capitano Agnelli: "E' stato bruttissimo"

Anche il Foggia calcio è diventato, suo malgrado, protagonista di quanto avvenuto nella nottata del 24 agosto a Norcia, quando un forte terremoto ha scosso l’intero Centro Italia. La squadra pugliese era infatti in ritiro nel paese della Valnerina per prepararsi in vista dell’inizio del prossimo campionato di Lega Pro, quando è stata investita in pieno dal sisma. A raccontare quanto vissuto dai giocatori dei ‘Satanelli’ ci pensa il capitano del club rossonero, Cristian Agnelli: “E’ stato bruttissimo, una esperienza davvero terribile.  Appena avvertita la scossa siamo scesi subito in strada, qualcuno si è sentito male anche perché dopo la prima scossa la terra ha continuato a tremare”.

Il giocatore ha poi proseguito il proprio racconto: “Qui a Norcia molti danni alle strutture, crepe sui muri, un campanile crollato, calcinacci caduti dai tetti, insomma tantissima paura ma niente danni alle persone. A pochi chilometri da noi, invece, tanti morti. Ecco, quando abbiamo realizzato che ad Amatrice, a solo 16 chilometri da qui, il paese è stato distrutto e ci sono stati tanti morti, allora abbiamo capito quanto siamo stati fortunati”.

A parlare, sempre attraverso il sito ufficiale della squadra, è stato poi il tecnico Giovanni Stroppa: “Sentire che tutto attorno tremava e scendere in strada è stato un attimo, ci siamo presi tutti un terribile spavento”. Nelle parole dell’allenatore tutto la paura di una nottata da dimenticare: “La prima scossa è stata fortissima, impossibile non avvertirla, mentre scendevamo dalle camere tremava tutto. Sono caduti suppellettili, specchi, di tutto. Pochi attimi e ci siamo trovati tutti fuori, chi in pigiama, chi mezzo nudo”. La struttura che ospitava il Foggia, l’Hotel Garden, fortunatamente ha retto: “Qualche crepa sui muri, ma niente di grave, dopo la prima scossa abbiamo provato a risalire nelle camere per procurarci vestiti, un po’ di coperte, ma le scosse successive non hanno certamente aiutato. La confusione era tanta, anche perché in  albergo c’erano famiglie, squadre sportive giovanili, tanti bambini, tutti ovviamente spaventatissimi. Siamo rimasti in strada tutta la notte, alle 5 del mattino sembrava di essere i pieno giorno. In questo periodo, tra gente in vacanza e atleti di tante discipline, c’è tantissima gente ed erano tutti per strada”.

La formazione foggiana è quindi ripartita per la Puglia: “Ecco questo è l’aspetto che mi fa più male - ammette il capitano rossonero Agnelli – siamo una squadra di calcio e per questioni organizzative abbiamo deciso di ritornare a Foggia, fa male, però andare via da qui. Vorremmo renderci utili, fare qualcosa per chi sta male, ma ci hanno detto che non possiamo fare niente, che i soccorritori sono al lavoro. Torniamo a Foggia ma il cuore è vicino a tutti quelli che stanno soffrendo e alle famiglie delle vittime”. 

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