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Cronaca

Terremoto, gli assessori di Perugia e Assisi "marciano" contro l'Ingv: "Avete rotto le p...e"

In Umbria monta la protesta contro l'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: scatta la convocazione della "marcia"

In Umbria monta la protesta contro l'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. A scatenare la rabbia dell'assessore al Turismo di Assisi Eugenio Guarducci e del “collega” di Perugia Michele Fioroni, detentore della delega al Marketing territoriale del Comune di Perugia, il tweet che segnala il terremoto delle 10.58 in Umbria.

Il problema, ancora una volta, è la localizzazione: “Perugia”. Si riferisce alla provincia di Perugia, ovviamente, ma ai due assessori non va giù. L'Umbria sta combattendo una battaglia all'ultimo sangue per far tornare i turisti. Il crollo è stato vertiginoso. Si susseguono appelli, idee, progetti, team regionali, spot addirittura a Sanremo con il volto e la voce narrante di Vittorio Sgarbi. Tutto per far comunicare che "il 95% dell'Umbria non è terremotata ed è sicura".

Ora, poco dopo le 11 di giovedì 9 febbraio, l'assessore Guarducci, patron di Eurochocolate, che si tiene proprio a Perugia, sbotta contro l'Ingv: “Avete rotto le palle! Lun. mattina vengo a trovarvi e spero che con me si uniscano in tanti.Partenza ore 9.00 Via Centova 6”. E Fioroni risponde al tweet: “Arruolato”.

Poi arriva la nota di spiegazione ufficiale: "Abbiamo tante volte sottolineato - spiega Guarducci con più calma - che la superficiale comunicazione che viene fatta a seguito di eventi tellurici, anche di entità non rilevante, e che associa, in maniera imprecisa e generalizzante, la città di Perugia e la sua provincia alla zona dell'epicentro, oltre a fornire un'informazione scorretta, è di estremo danno per tutto il territorio, anche, e soprattutto, quando non è il terremoto, fortunatamente, a provocarne".

E ancora l'assessore al Turismo di Assisi: "Già in più occasioni abbiamo chiesto di modificare questo tipo di messaggi  per evitare allarmi immotivati, ma le nostre richieste sono cadute nel vuoto. Gli effetti negativi sono sotto gli occhi di tutti, con un vertiginoso crollo delle presenze turistiche anche in tutte le città dell'Umbria erroneamente ritenute colpite dalle scosse e, al contrario, perfettamente integre. L'Umbria, ferita dagli eventi degli ultimi mesi, vuole rialzarsi e ripartire in fretta. Questo tipo di comunicazione è un ostacolo che rischia di diventare insormontabile. Lunedì - conclude Eugenio Guarducci - manifesterò il disappunto direttamente davanti alla sede dell'Istituto, a Roma. Il ritrovo per la partenza è alle 9, in via Centova, 6. Chi è con me e vuole unirsi alla manifestazione, è il benvenuto".



In poche parole: si scende in guerra. 

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