Terremoto, scatta la petizione per salvare il borgo di Castelluccio: "Non lasciamolo isolato e abbandonato"
Nel giro di qualche giorno la petizione ha già raggiunto oltre 16mila sostenitori
Quell'unica strada da Norcia per raggiungere il borgo di Castelluccio, dalla furia del terremoto del 30 ottobre non esiste praticamente più ed ora il paese, arroccato a 1452 metri d'altezza, rimane un guardiano solitario dei Sibillini. Di lui non restano che macerie, silenzio e temperature polari, con tanto di bufera di neve che si è abbattutta nei giorni scorsi, lasciando un immagine spettrale, quanto suggestiva.
Ed ora, per salvare Castelluccio dal suo isolamento "forzato" e per cercare di strapparlo all'abbandono, scatta anche una petizione sulla piattaforma change.org, lanciata dall'associazione nursina "La casa sull'albero Onlus", che in pochi giorni è riuscita a raggiungere oltre 16mila sostenitori.
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La petizione sarà consegnata alla protezione civile e al Ministro dell'Interno, e chiede di sostenere con forza la riapertura del borgo ormai fantasma. Come? Innanzitutto cercando di ripristinare l'unica via di accesso, ad oggi ancora impercorribile: "Dal sisma del 30 ottobre 2016 che ha coinvolto diversi Borghi del centro Italia, Castelluccio di Norcia non ha una via di accesso percorribile. Con oltre due mesi di tempo, nelle nostre strade non è stato spostato nemmeno un sassolino caduto"- scrivono i sostenitori.
Intanto la voglia di tornare a vivere tra la bellezza e la pace di quei monti, è viva agli occhi dei suoi abitanti: anche Diego Pignatelli, presidente dell'associazione "Per la vita di Castelluccio di Norcia" e presidente della locale Pro-loco in una recente intervista aveva dichiarato come sia fondamentale tornare a ripopolare il borgo per salvare l'economia, la storia e l'identità di quei luoghi.
Rettifichiamo che il presidente dell'associazione Per la vita di Castelluccio di Norcia è l'ingegner Giovanni Perla e non Diego Pignatelli ( è membro del consiglio direttivo) come erroneamente scritto.
