Le famiglie non riescono a pagare la tassa sui rifiuti: 9milioni di evasione e scattano le cartelle

Le famiglie tartassate e senza lavono non riescono più a pagare la bolletta dei rifiuti. A Perugia il tasso di evasione è praticamente triplicato dal 2010 al 2012. La relazione della Gesenu - fornita al comune per l'applicazione della nuova tassa Tares - ha dato i numeri di questa avasione non per furbetti ma per crisi vera e propria. I soldi non ci sono. Oltre 3 milioni di non riscosso nel 2010, 5 milioni nel 2011, 9 milioni nel 2012 fino a novembre. Una situazione dove incide molto anche la fuga da Perugia di residenti stranieri e studenti che sarà difficile ora rintracciare. I soldi dell'evasione sono fondamentali da recuperare sia per il Comune che per la Gesenu stessa (in crisi di liquidità tanto da ristrutturare l'azienda). 

Nella relazione della Gesenu si parla chiaro di una nuova campagna di riscossione delle bollette almeno del 2010-2011 per un  totale di 8milioni di euro. Le lettera sono state già spedite e a breve arriveranno nelle case delle famiglie morose o forse sarebbe meglio dire in grave difficoltà economica.

Intanto la Commissione Bilancio ha approvato, con 9 voti a favore (maggioranza) e 2 contrari (opposizione), il piano finanziario per l’applicazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi per l’anno 2013. L’Assessore Pesaresi ha riferito che in data di ieri il piano è stato presentato nel corso di una riunione del tavolo per l’ambiente e le tariffe, alla presenza delle varie associazioni di categoria. All’esito è emersa una certa convergenza sul fatto che, a fronte del contenimento del costo del servizio, il Comune è riuscito ad ottenere risultati importanti in termini di raccolta differenziata, ben superiori a quelli di molti Comuni italiani.