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Cronaca

Pensionati umbri, tassa sulle badanti: 1450 euro in caso di licenziamento

Con meno di 600 euro al mese di pensione, lo Stato chiede all'anziano di pagare l'assegno di indennità di disoccupazione per mancanza di cassa. Il 70% dei rapporti finisce con il licenziamento

Una tassa di 1.450 euro per licenziare colf e badanti a carico dei pensionati umbri per coprire lo Stato sui fondi di indennità per il licenziamento. Una tassa che rischia ancora di più  impoverire le famiglie umbre dove vivono la maggior parte degli anziani non auto-sufficienti al 90 per cento con una pensione inferiore ai 600 euro al mese. Tassa, che si va ad aggiungere alla mancata rivalutazione delle pensioni, all’istituzione dell’Imu anche per le persone indigenti, anziani soli e con pensioni al minimo, all’Irpef e le addizionali locali.

“L’assunzione di una badante - ha spiegato Menghini- è una necessità irrinunciabile che induce la famiglia o l’anziano solo ad affrontare enormi sacrifici economici nel tentativo di avere una minima assistenza, che non riesce a trovare nell’erogazione dei servizi da parte delle istituzioni. Questa necessità porta ad assumere anche decisioni affrettate, non sempre validate, e il contratto -sia per la dipartita dell’assistito od anche per giusta causa- per circa il 70 per cento dei casi, finisce con il licenziamento”.

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