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Cronaca

Non c'è il regolamento ma i bollettini della Tares sì: rischiano di pagare anche i poveri

La sostituzione della Tia con la Tares ha congelato anche l'esenzioni per coloro che hanno un reddito inferiore a 6mila euro. C'è il rischio che anziani, poveri e disoccupati devono prima pagare e poi saranno rimborsati. Dovranno saltare il pasto per il bollettino?

Arrivano i bollettini della Tares - la nuova tassa sui rifiuti, decoro urbano e illuminazioni pubbliche - ma saltano le esenzioni della vecchia Tia che mettevano al riparo le famiglie povere o senza lavoro di casa nostra. La soglia massima era 6mila euro di Isee per non pagare la tassa sui rifiuti. Ora però quella conquista è stranamente saltata e così tutti dovranno pagare rischiando di far saltare anche la cena e il pranzo per i più poveri che devono far fronte alle bollette e affitto con meno di 400euro al mese. La denuncia porta la firma del gruppo comunale dell'Udc di Perugia a cui si sono rivolte diverse famiglie per la fine dell'esenzione senza nessuna comunicazione.

"A breve il Comune dovrà portare in commissione un nuovo regolamento, quello TARES - ha scritto il capogruppo Mauro Cozzari - all'interno del quale prevedere nuove esenzioni e le modalità per poterne beneficiare! Ma ad oggi, con tanto di bollettino tra le mani degli utenti, come si dovrebbero comportare i cittadini? Dovrebbero pagare? Sapete cosa significa ISEE non superiore a 6mila euro? Povertà assoluta, grave situazione di disagio economico-sociale. Allora cosa facciamo, chiediamo loro di pagare la TARES (poi saranno rimborsati?)? E intanto a cosa chiediamo loro di soprassedere , magari a fare la spesa, a pagare luce, gas, telefono, affitto, pannolini?". La richiesta dell'Udc è quella di far approvare subito il nuovo regolamento comunale che dovrebbe arrivare prima del bollettino alle famiglie. Anche perchè se è certo quando si deve pagare e molto incerto quando arriveranno i rimborsi sempre se l'esenzione sarà confermata.

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