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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Follia a Perugia, strage sfiorata: si barrica in casa pronto a far esplodere un palazzo

Una tanica di benzina, un accendino e una bombola di gpl. E ancora: la trattativa con il "negoziatore" e la minaccia di far saltare in aria un palazzo. Praticamente un film, se solo non fosse realmente accaduto a Perugia

Una tanica di benzina, un accendino e una bombola di gpl. E ancora: la trattativa con il “negoziatore” e la minaccia di far saltare in aria un palazzo. Praticamente un film, se solo non fosse realmente accaduto a Perugia.

Tutto comincia nella mattinata di ieri, quando un 72enne, di origini calabresi e noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari, ha chiamato la Divisione Anticrimine della Polizia di Perugia. L’uomo, secondo la ricostruzione della Questura, “ha ordinato agli agenti di andare a prelevare, fuori dalla porta di casa sua, un plico per l’Autorità Giudiziaria, in particolare diretto al Tribunale della sua città, affinché venissero considerate le sue richieste sulle sue vicende processuali patrimoniali con i figli che vivono in Calabria”. E c’è di più: l’uomo ha spiegato di essersi barricato in casa, in un appartamento all’ultimo piano di uno stabile di Castel del Piano, e di essere pronto a far esplodere tutto il palazzo se la Polizia non eseguirà i suoi ordini o se qualcuno avesse provato ad entrare in casa.

Gli agenti non perdono un secondo e una squadra scelta si precipita sul posto. Comincia la trattativa, con il dirigente della Sezione “Criminalità Organizzata” a fare da mediatore, tentando di stabilire un contatto con il 72enne. L’inizio è travagliato, poi la situazione migliora. Spiega ancora la Questura: “E’ stato avviato un dialogo, sempre attraverso la porta, nel quale l’uomo, messo completamente a suo agio, ha iniziato a raccontare tutta la storia della  sua vita ed i motivi del suo gesto, legati a vecchi dissapori affettivi ma anche economici e processuali con i figli, con i quali sarebbe in causa da anni”. E ancora: “L’uomo, qualche anno fà, come lui stesso raccontava, sarebbe stato sottoposto a sei mesi e mezzo di custodia cautelare in carcere per aver incendiato dolosamente una delle case dei suoi figli in Calabria, sempre utilizzando taniche di benzina”.

Il dialogo va avanti e permette alla Polizia di evacuare il palazzo – in pochi minuti e in silenzio – e di organizzare un blitz nell’appartamento dell’uomo. L’unica via di accesso è dalle finestre, anche se la casa è al sesto piano. Così scatta il piano per evitare il peggio. Il negoziatore porta il dialogo sugli aspetti più dolorosi dello scontro con i figli, il 72enne di lascia prendere dalla furia e si distrae e gli agenti riescono ad entrare in casa, salendo da una scala piazzata sul balcone dell’appartamento subito sotto a quello dell’uomo.

Irrompono in casa e lo bloccano, con un grosso sospiro di sollievo per tutti. La Questura di Perugia racconta così l’irruzione: “L’uomo, visibilmente sorpreso in quanto troppo preso dalla rabbia rievocata dal suo colloquio con il “mediatore”, aveva in mano un accendino, una bombola piena di Gpl tra le gambe ed accanto una tanica di benzina, esattamente come aveva minacciato: tanto reale ed effettivo era il pericolo che potesse compiere l’insano gesto, tanto rapida e fulminea l’azione dei poliziotti, uno dei quali, nell’assalto, ha anche riportato la frattura di un braccio e lesioni alle costole”.

Il 72enne è stato arrestato in flagranza di reato di tentata strage e rinchiuso immediatamente nel carcere di Capanne. Come in film, se solo non fosse successo per davvero.

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